Accusare un inquilino di non pagare l’affitto fa rischiare molto

Inquilino non paga affitto, accusarlo costituisce un reato? Dipende dal contesto e non solo se è vero o è falso

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Affittare una proprietà non è sempre un bene. Dipende infatti dall’inquilino. Se chi entra in casa rispetta il contratto sottoscritto e assolve tutti gli obblighi con il canone (ovviamente anche il proprietario ha degli obblighi, il contratto serve proprio a tutelare ambo le parti), è un vantaggio. Per il “padrone di casa”, come si dice nel linguaggio parlato, il guadagno è evidente ma se l’inquino non paga è un problema.

Non è possibile mandarlo via da un momento all’altro perché anche in tal senso ci sono diritti e doveri. Ma se ad esempio durante una riunione di condominio il proprietario accusa l’inquilino di non pagare il fitto, rischia qualcosa?

Inquilino che non paga affitto: cosa dice la Cassazione

Secondo la Corte di Cassazione (sentenza numero 46462 del 7 dicembre 2022), è un’offesa anche solo nel caso in cui il contenuto diffamatorio sia solo parzialmente falso. Se si dà del moroso a qualcuno, in presenza di altre persone che non sono interessate alla faccenda, è diffamazione.

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Quindi affermare ciò (ovviamente se fosse vero) in un bar, strada o in un luogo dove possono essere presenti persone estranei ai fatti, è un reato. Ma se tale affermazione avviene durante l’assemblea del condominio, non è diffamazione perché è interesse di tutti conoscere qual è la situazione economica dell’edificio. Stessa cosa infatti se l’amministratore comunica ai creditori i nominativi dei debitori.

È diffamazione invece mettere i nomi nella bacheca condominiale perché in questo modo si espongono anche a chi condòmino che può venire a conoscenza della situazione economica.

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La Cassazione si è pronunciata sul caso di un proprietario di un appartamento che aveva inviato un esposto al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati segnalando che un iscritto non aveva pagato dei canoni di fitto. Il professionista effettivamente era moroso ma l’esposto è risultato lesivo della sua reputazione. Inoltre aveva dimostrato di aver pagato più di quanto il proprietario sostenesse. È reato anche se l’accusa è velata, ossia che ha il fine di gettare sospetto su qualcuno, anche se non si punta il dito esplicitamente.

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