Conti correnti, brutta sorpresa a fine anno

Conti correnti, attenzione che potresti trovare soldi in meno per effetto di una legge: riguarda sia i privati che le aziende

Conti correnti
Adobe – Bonificobancario.it

I soldi depositati sui conti correnti vengono erosi dall’inflazione. L’aspetto positivo è che i tassi di interessi alzati dalla Bce vanno a favore dei risparmiatori ma ciò avviene ad esempio con le polizze. Dove non sono previste percentuali o sono fisse, a quote basse, I nostri risparmi hanno un valore più basso perché i prezzi aumentano.

A ciò va aggiunta anche un’altra tassa, odiosa: l’imposta di bollo. Ora che si è concluso il 2022, bisogna fare i conti anche con questo pagamento che scatta sempre l’ultimo giorno dell’anno.

Conti correnti, attenzione all’imposta di bollo

Si paga su tutti i conti correnti italiani e i libretti di risparmio, sia che di privati cittadini che di aziende. È stata introdotta nel 1972 con il D.P.R. n. 642. Soggetta a modifiche in questi decenni, purtroppo per tutti i risparmiatori non è mai stata abolita. Ma a quanto ammonta? Per le persone fisiche è di 34,20 euro all’anno mentre le aziende pagano 100,00 euro.

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Ma si paga sempre e comunque, in tutti casi? Per fortuna no, esiste un modo per evitare. Allo stesso momento, però, significa che non si hanno molti soldi. Le esenzioni ci sono in due casi. La prima è se il titolare del conto riesce a tenere la giacenza media sotto la soglia dei 5mila euro l’anno. La seconda è avere un’Isee di 7.500 euro. Si prendono in considerazione solo questi due fattori. Nel caso dell’Isee però è necessario produrre presso il proprio istituto di credito o in Posta la certificazione rilasciata dall’Inps dove si attesta appunto il limite. Altri come la movimentazione, le spese e gli incassi, non hanno valore al fine della valutazione per il calcolo dell’imposta.

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Dunque chi in data 31 dicembre ha trovato una cifra mancante corrispondente a tale somma, niente paura, nessuno ha preso i soldi illecitamente tramite una truffa. Molti infatti non sanno neanche dell’esistenza dell’imposta, scoprono dell’esistenza quando trovano i soldi in meno sul conto.

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