Scadenza Bonus 150 Euro: entro quando fare domanda

Sul sito dell’INPS sono disponibili nuove informazioni relative al bonus da 150 euro destinato a varie categorie di lavoratori, ma attenti alla scadenza!

Scadenza bonus 150 euro 31 gennaio lavoratori coordinati continuativi
(Adobe)

Nell’ambito del Decreto aiuti ter lo Stato ha deciso di stanziare un bonus una tantum del valore di 150 euro, che va a sommarsi a numerosi altri contributi precedentemente liquidati agli aventi diritto. Tale bonus è dedicato ad alcune categorie di lavoratori: in particolare collaboratori coordinati e continuativi, assegnisti di ricerca, dottorandi con borsa di studio, lavoratori stagionali, lavoratori intermittenti oppure lavoratori occupati nel campo dello spettacolo.

Per poter fare richiesta del bonus da 150 euro è necessario recarsi sul sito dell’INPS, autenticarsi tramite SPID o CIE e poi selezionare l’opzione riguardante proprio il bonus da 150 euro. In seguito sarà possibile leggere una lista di requisiti da rispettare e le condizioni generali da accettare per l’avanzamento della domanda.

Bonus da 150 euro: requisiti e categorie di lavoratori a cui è dedicato

Come in molti casi, anche in questo del bonus una tantum da 150 euro è però necessario rispettare una scadenza. Il termine ultimo per la richiesta è infatti fissato al 31 gennaio 2023. Mentre l’erogazione dei contributi sarebbe prevista a partire dal mese successivo: febbraio.

Va inoltre tenuto presente che per presentare la domanda per il bonus ci si può anche rivolgere a un patronato. Oppure al servizio di Contact Center Multicanale dedicato all’assistenza per i cittadini per le pratiche burocratiche di questo tipo. Le richieste, inoltrabili solo per via telematica, dovrebbero essere verificate e liquidate entro il mese di febbraio 2023.

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Tra i requisiti da rispettare al fine di ricevere il bonus da 150 euro in esame vi sono:

  • rientrare nelle categorie lavorative per cui si richiede il bonus;
  • non aver percepito un reddito superiore a 20mila euro per l’anno 2021;
  • non essere titolari di pensioni;
  • non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

Tale indennizzo fa seguito a una serie di contributi stanziati dallo Stato al fine di sostenere i cittadini nell’affrontare la grave crisi economica ed energetica che stiamo vivendo.

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