Bonus Taxi è un flop: non lo usa nessuno

Il Bonus Taxi non ha dato i risultati sperati: sono troppo pochi i tassisti che hanno aderito all’iniziativa del Comune

Adobe – Bonificobancario.it

Il Comune aveva sottoscritto un accordo con i tassisti affinché i cittadini usassero di più i tipici mezzi bianchi durante il periodo natalizio che si rivela sempre difficile per il traffico nelle grandi città.

Non sono stati raggiunti gli obiettivi sperati visto che il piano si è rivelato un vero e proprio flop. È accaduto a Roma e i motivi vanno forse cercati nell’iter burocratico da alcuni ritenuto lunga e farraginoso e soprattutto poco chiaro per quanto riguarda i rimborsi.

Bonus Taxi: cosa non ha funzionato

Il piano prevedeva l’utilizzo dei taxi per tutto il mese di dicembre, dal 1 al 31, con un buono viaggio ottenendo lo sconto del 50% per un massimo di 20 euro per ogni corsa.

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Dunque facendo un esempio con un calcolo semplice, una corsa di 20 euro sarebbe costata al cliente 10 euro. Gli altri 10 sarebbero stati anticipati dal tassista.

Il Comune ha messo a disposizione la copertura per massimo 2 buoni al giorno, 400 euro al mese. Una requisito, però, è che il pagamento doveva avvenire in elettronicamente con la carta dopo la registrazione tramite Spid, Cie o Cns su buoniviaggioroma.romabilita.it.

Alessandro Atzeni di Uil Trasporti Lazio ha spiegato che i tassisti sono stati spinti a non aderire per via della poca chiarezza sui rimborsi. La data di quando sarebbero stati versati i soldi, non era stata specificata.

Il timore, dunque, era che i tempi sarebbero stati troppo lunghi. E visto che la burocrazia è nota per non essere celere, la paura sembra più che legittima. Del resto un precedente c’è dopo il caos dei finanziamenti governativi a seguito della pandemia.

Atzeni è però fiducioso che l’iniziativa si può ripetere ma con tempi certi. Inoltre ci sono altri problemi legati alla tecnologia. L’uso dei taxi è trasversale. Anche gli anziani fanno ricorso a questo mezzo ma non tutti hanno dimestichezza con la tecnologia.

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Suggerisce dunque un sistema più semplificato come un voucher da stampare (ma in questo caso si perderebbe un’occasione per non consumare carta) o un codice inviato via sms.

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