Superbonus, cosa si salva nel 2023

La nuova legge di Bilancio, eseguita dal Governo Meloni, ha preso delle decisioni importanti anche in merito a questa agevolazione.

SuperBonus 2023 (foto Adobe) – BonificoBancario.it

Soltanto pochi giorni fa, anzi, proprio alle porte del 2023, è stata approvata in Senato la cosiddetta legge di Bilancio.

Quest’ultima, in effetti, è una Manovra assolutamente decisiva nella quale sono stati effettuati dei cambiamenti da non sottovalutare per il Bel Paese. E, per la verità, alcuni cambiamenti, forse, erano nell’aria.

Per esempio, soltanto per dirne una, si era già intuito in precedenza che il Governo Meloni avrebbe apportato delle modifiche al chiacchieratissimo Reddito di Cittadinanza.

In effetti, alcune categorie, dopo gli interventi dell’esecutivo di centrodestra, ben presto potranno perdere tale sostegno economico. Ma, a dire la verità, ci sono altri contributi che rimarranno ancora attivi.

Come da titolo, quindi, ci stiamo riferendo giustappunto al Superbonus che, se proprio non ricordate bene di cosa si tratta, ve ne diamo un breve accenno.

In particolare, è un’agevolazione che era stata introdotta con il Decreto Rilancio e grazie al quale si poteva detrarre fino al 110 per cento i costi per lavori che riguardano l’efficienza energetica, l’installazione di impianti fotovoltaici, e altro ancora.

Gli altri dettagli

Insomma, pare che il Superbonus persisterà, anche se, a voler guardare, in maniera, per così dire, depotenziata. Anche in questo caso, quindi, le cose tendono leggermente a cambiare.

Infatti, i condomini potranno godere soltanto di uno sgravio del 90 per cento, con, però delle eccezioni. Una di queste, per esempio, sarebbe aver presentato la Cilas entro lo scorso 31 dicembre.

Invece, per quanto riguarda le abitazioni unifamiliari, in altre parole le villette, il Superbonus può persino rimanere intatto. Ma, beninteso, non sarà così per tutti.

Infatti, stando a quanto è stato riportato, i proprietari di questa tipologia di case, per poter benificiare dell’intera percentuale del 110 per cento, entro lo scorso 30 settembre devono aver effettuato i lavori perlomeno del 30 per cento.

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Comunque sia, qualora una villetta non vanti questo stato di avanzamento dei lavori, i proprietari verranno considerati beneficiari di una percentuale del 90 per cento soltanto se possiedono un reddito di non oltre 15 mila euro.

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