Si tratta di un sostegno economico che, per l’appunto, è destinato a chi è divorziato o separato. Vediamone i particolari.
Al giorno d’oggi, come purtroppo sappiamo, non è una condizione piuttosto rara quella in cui una coppia sposata si separa.
Certo, non è mai una bella situazione, forse è il risultato del degrado di questi tempi dove tutto è fatto in maniera pressapochista, frettolosa, e non ci si ferma a pensare bene prima di fare un passo di questo tipo.
Non è una società di cui andare fieri, d’altra parte, però, è proprio questo che accade anche frequentemente. La colpa non si può dare a un unico fattore, ma è evidente che, triste realtà, quello che vale oggi, per molti, non è quello che vale domani.
Promesse da marinaio, insomma, che non fanno altro che abbassare il livello e renderci poco credibili.
Comunque sia, in tale frangente, in cui, secondo recenti stime, nell’anno appena passato si sono verificate ben oltre cento mila separazioni, è arrivato un aiuto economico che può andare a pennello a tutti coloro che hanno deciso di porre fine al matrimonio con il proprio partner.
Gli altri dettagli
Per quanto riguarda i sostegni pecuniari, per carità, non ne sono mancati di svariati tipi nell’ultimo periodo. Non fanno una grande differenza per le tasche degli italiani, ma perlomeno può anche dare una mano, dopotutto, alle fasce più deboli.
Ma, vediamo, per l’appunto, nelle prossime righe, di che cosa si tratta il cosiddetto Bonus genitori separati che, come dice il nome, dovrebbe dare un contributo finanziario per il pagamento degli alimenti all’ex e ai figli.
In particolare, l’assegno è pari a 800 euro al mese per un anno intero. Inoltre, i beneficiari sono anche coloro che hanno figli maggiorenni considerati portatori di handicap gravi.
Ma non solo, il reddito non deve superare precisamente gli 8.174 euro annui, ma non potranno riceverlo chi già percepisce il mantenimento tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022.
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Nella fattispecie, per fare domanda, bisognerà attendere un avviso sul sito ufficiale del Dipartimento per le politiche della famiglia.
