Se paghi le tasse, arriva finalmente una buona notizia

L’evasione fiscale in Italia ha raggiunto livelli mastodontici, urgente agire sul recupero e sull’induzione al pagamento delle tasse. L’ipotesi allo studio del Governo

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Tasse (Foto Pixabay – bonificobancario.it)

Alla fine del 2022 l’evasione fiscale in Italia ha raggiunto la cifra record di 1.100 miliardi di euro. Una cifra mai raggiunta prima. Facendo i conti della serva ci troviamo di fronte a circa 31 anni di manovre finanziarie. Stima basata sul valore della manovra varata a dicembre dal Governo guidato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Un dato che è frutto di almeno tre elementi distinti. In primo luogo la scarsa propensione dei cittadini a considerare le tasse un male necessario per ottenere Servizi da parte dello Stato. In secondo luogo la natura ed il valore di questi Servizi. Servizi che spesso si fatica a definire tali.

Ma, soprattutto, il livello della pressione fiscale in Italia che tra IRPEF, tributi e tasse locali è stimabile sul 49% del reddito conseguito. Un valore altissimo, un valore che colloca il Belpaese in testa ai Paesi dell’Area Euro per pressione fiscale.

Tasse, la proposta del Governo Meloni per evitare l’evasione

Per non tacere dei miliardi di euro di cartelle esattoriali giacenti presso l’Agenzia per le Entrate. Cartelle esattoriali spesso inesigibili, sovente frutto di sovraindebitamento di certo destinate a non essere riscosse.

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Che fare? Come anticipato in campagna elettorale della stessa Premier Meloni l’idea del Governo che da ottobre 2022 guida l’Italia si basa su alcuni assi di azione. Estensione della flat tax, almeno per i lavoratori autonomi, aumento del taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti.

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E ancora, abolizione dell’IRAP, riduzione dell’IRES e riduzione, progressiva, delle aliquote IRPEF. Tutti propositi importanti, propositi che la larga maggioranza parlamentare che sostiene Meloni potrebbe mettere in atto. Ma resta sempre il tema centrale, indurre gli italiani a pagare le tasse se non con il sorriso almeno con qualche contumelia in meno.

E a tal proposito arriva una proposta, per ora solo abbozzata, ma che potrebbe essere la chiave di volta. La proposta arriva dal viceministro del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo che punta a varare il cosiddetto gettito spontaneo.

Il tutto avverrebbe tramite una Legge Delega che attiva, soprattutto per le imprese, un concordato preventivo da mettere in atto ogni biennio e soprattutto premi intesi come riduzione del dovuto per chi paga in anticipo le tasse. L’idea è buona, la volontà politica sembra ferrea. Andrà tradotta in norma

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