Riforma del fisco: Confindustria contro le tre aliquote

Il governo si appresta a guardare alle riforme che intende operare anche su indicazione dell’Unione europea

Tasse rateizzazione debiti
Tasse (Adobe) – Bonificobancario.it

L’esecutivo deve gaurdare non solo alle questione immediate, ossia le bollette, l’inflazione e il conflitto in Ucraina ma anche proiettarsi verso le riforme che sono richieste dall’Unione europea che osserva i nostri conti. Infatti, secondo la Commissione europea in Italia è necessario allegerire il pesso delle tasse.

Intanto l’Unione consiglia di ridurre il cuneo fiscale sulle bsute paga. L’Italia, infatti, è il paese dell’Unione dove il cuneo risulta più elevato. Su questo frangente è stato già impostato un discorso con il primo taglio sul cuneo adottato dal governo Draghi la scorsa estate e poi prorogato dall’attuale esecutivo.

Riforma del fisco, Confindustria traccia la strada

Esenzione Irpef
Tasse (Adobe) – Bonificobancario.it

Il taglio del governo Draghi era del 2 per cento mentre l’attuale esecutivo lo ha alzato di un punto percentuale portandolo a 3 per redditi da lavoro fino a 25.000 euro. La strada è stata intrapresa sul fronte delle buste paga anche se c’è ancora da ridurre. Tuttavia, è necessario intervenire gradualmente.

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Il governo intende, però, intervenire anche sulle aliquote Irpef, l’imposta sul reddito. Infatti, l’idea di una parte della maggioranza è quella di ridurre le aliquote a tre. Non è dell stesso avviso, però, il presidente di Confindustria Bonomi. Secondo il leader degli industriali occorre puntare tutte le prinpali risorse sul cuneo fiscale.

Inoltre, Bonomi indica come unica strada per riformare il fisco quella di fare una normativa nuova e organica. Intervenire soltanto sulle aliquote, secondo Bonomi, non risolverà i problemi. Intanto nella legge di bilancio 2023 è stato allargata l’imposta minima al 15 per cento che riguarda gli autonomi per redditi fino a 80.000 euro.

Il precedente tetto era stato fissato a 65.000 euro. Questa scelta era stata criticata anche dagli industriali che chiedevano, invece, di puntare tutte le riorse possibili sul taglio del cuneo fiscale. Intato anche a livello europeo si discute sui nuovi parametri del patto do stabilità che sarà ripristinato a partire dal 2024.

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