Conto Corrente Cointestato: quanti possono prelevare

Bisogna stare attenti quando si decide di optare per questa scelta. In effetti, ci sono delle condizioni da rispettare.

conto corrente cointestato
Carta di credito (Adobe) – Bonificobancario.it

Attualmente ci sono poche persone che non hanno un conto corrente porprio per il fatto che si tratta di un modo che può essere considerato, a ragione, persino sicuro per tutelare le proprie finanze.

Senza contare, inoltre, che grazie a questo strumento si possono effettuare diverse operazioni utili.

E, per fortuna, al giorno d’oggi, ci sono diverse possibilità che vengono offerte sia dai classici istituti di credito che, più di recente, anche da Poste Italiane.

Così, viste le svariate opzioni, è sempre bene non prendere alla leggera questa decisione, bensì, al contrario, avere la pazienza di vagliare tutte le offerte disponibili per capire quale si addice meglio alla propria condizione personale.

Per di più, al momento, hanno anche preso piuttosto piede i conti online che, peraltro, in taluni frangenti, sono anche più economici di quelli tradizionali.

Può capitare, però, che due coniugi pensino di optare per il cosiddetto conto corrente cointestato. Si tratta, quindi, in questo caso, della presenza di due titolari.

Tuttavia, la scelta non è univoca, ma, per l’appunto, ci possono essere due situazioni abbastanza differenti tra di loro.

La firma congiunta e disgiunta

Ci stiamo riferendo, quindi, al conto cointestato a firma congiunta e quello a firma disgiunta. Vediamo, allora, nelle prossime righe, di capire meglio la differenza.

Cominciamo, dunque, con la prima condizione che prevede che per l’attuazione di una qualsiasi operazione sia necessario l’assenso di ogni titolare. Qualora, infatti, mancasse il consenso di una delle parti, la banca non potrebbe procedere con l’ordine.

Il conto corrente a firmi disgiunte, invece, è tutt’altra storia. In effetti, ogni cointestatario ha il diritto di fare ogni operazioni senza, per forza, avere l’autorizzazione della seconda parte coinvolta.

Ma, a dire il vero, non bisogna dimenticare un piccolo grande particolare per non rischiare di incappare in quella che viene definita come appropriazione indebita.

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Se, dunque, un cointestatario usa o decide di prelevare una somma che eccede la quota di sua pertinenza, allora, potrebbe essere tacciato del suddetto reato.

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