Giornata mondiale diritti consumatori: i consigli antitruffa

Oggi si celebra la Giornata mondiale diritti dei consumatori, occasione per ricordare come difendersi dai raggiri: perché il 15 marzo

Pixabay – Bonificobancario.it

Il calendario è pieno di Giornate Mondiali dedicata a qualcuno o qualcosa. Oggi, Il 15 marzo si celebra quella dei diritti dei consumatori. Soprattutto in un periodo così delicato con l’inflazione alle stelle, è bene parlarne.

Quando aumentano i prezzi, a prescindere dei maggiori costi legate alle materie prime, sicuramente qualcuno cerca sempre di approfittarne, calpestando i diritti dei consumatori. Ai cittadini che comprano, infatti, non bisogna solo garantire il prodotto in cambio dei soldi. Vediamo quali sono i diritti e perché tale giornata ricorre oggi.

Giornata mondiale diritti dei consumatori: i punti del 1962

Nel 1986 è stata scelta questa data perché il 15 marzo 1962 il Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy tenne un discorso nel quale citò i quattro diritti fondamentali dei consumatori: il diritto alla sicurezza dei prodotti, a ricevere una completa informazione, a una libera scelta e a essere ascoltati.

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Quest’anno la giornata è dedicata a un altro tema importante del nostro tempo, la transizione ecologica verso l’energia pulita, che si lege indissolubilmente con la produzione, la distribuzione e il consumo dei prodotti.

Siccome le sicurezza è uno dei punti che stanno più a cuori ai consumatori, la Giornata mondiale è un’occasione per ricordare quali sono le purtroppo le truffe più frequenti e come difendersi.

Come riconoscere le truffe

Il Mise, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha stilato un elenco di consigli. Innanzitutto è importante riconoscere la provenienza di email, sms e telefonate sembrano provenire da enti pubblici o comunque conosciuti come la propria banca e la posta. conosciuti. Oltre a fare attenzione alla grammatica (spesso ci sono degli errori, anche di punteggiature) bisogna diffidare quando richiedono dati personali e credenziali di accesso.

Spesso le truffe fanno leva sull’urgenza e la paura. Invitano ad esempio il cliente della banca a fornire il prima possibile i propri dati perché c’è da intervenire poiché qualcuno sta cercando di entrare nel conto.

Il sospetto deve nascere anche quando si promettono guadagni facili, offerte vantaggiose e prestiti a prezzi stracciati. La verifica deve avvenire paragonando l’offerta con altre dello stesso campo.

Tra le varie verifiche da effettuare c’è anche quella delle pagine web dove avvengono gli acquisti con la presenza o meno di alcuni elementi. Ad esempio se l’indirizzo “https” ha un lucchetto nella barra di indirizzo: ciò indica che il sito è protetto da sistemi di sicurezza internazionali.

È bene dare uno sguardo anche alla Partita Iva, qual è la sede legale della società e quali sono i recapiti di contatto. Sono tutti dati riportati sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

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Per dubbi e perplessità ci si può rivolgere alle associazioni dei consumatori o alla polizia postale. Nel secondo caso soprattutto quando è appurato che la truffa è avvenuta. In caso di truffa bancaria si consiglia di contattare l’istituto di credito per bloccare le carte di pagamento.

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