Riforma fiscale, Partite Iva: nuove regole per il concordato preventivo

Con la riforma fiscale ricorso anche all’intelligenza artificiale per il concordato che potrebbe riguardare 2 milioni di professionisti e oltre 6mila imprese

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Pixabay – Bonificobancario.it

Dopo che il Parlamento avrà approvato il nuovo ddl di delega fiscale, liberi professionisti e imprese saranno interessati dal concordato preventivo che dovrà fissare per due anni la base di calcolo delle imposte sui redditi e sull’Irap. L’ipotesi è di circa 5,1 milioni di ricavi.

Un ruolo in merito ce l’avrà anche l’intelligenza artificiale.
Siccome sono già disponibili le informazioni della Sose, la società pubblica che prima si occupava della gestione degli studi di settore, le pagelle fiscali (sistema che vuole essere superato dal governo) e l’Anagrafe tributaria, l’obiettivo è fare un ulteriore passo avanti con le più recenti tecnologie.

Riforma fiscale, concordato preventivo: reste il sistema dei punteggi

Vediamo come potrebbe funzionare il nuovo concordato preventivo. Oltre all’intelligenza artificiale si potrebbe ancora continuare a usare il sistema dei punteggi che valutano l’affidabilità.

I voti vanno dall’8 in su, dando una corsia preferenziale per il concordato. Al momento è un’ipotesi ma su di essa si sta lavorando molto.

Per chi invece ha meno di 8, l’importo potrebbe essere più alto per raggiungere il concordato. In generale ci sarebbe un miglioramento del sistema con la delega: sarà diverso il preventivo della compliance, senza concessione di carattere condonistico ex post, e la piena realizzazione del principio del contraddittorio preventivo.

Inoltre si taglierebbero anche in tempi. In un ingranaggio pensato in questo modo si potrebbe raggiungere il concordato in meno dei 24 mesi previsti per i decreti delegati.

Per le imprese più grandi (volume d’affari o ricavi oltre il miliardo) ci sarebbero le cooperative compliance, una sorta di  tutor delle Entrate. Viste le cifre alte di cui parliamo, al momento ciò riguarderebbe un numero molto ristretto di aziende, meno di 100.

Un ruolo importante lo deve avere l’Oic (Organismo Italiano di Contabilità) per poter definire il quadro del tax control framework di ogni società per poi occuparsi dei professionisti.

Per apportare le novità il Ministero è lavoro su alcuni emendamenti da aggiungere al Dl Pnrr che sono in discussioni al Senato per potenziare la digitalizzazione dell’intero sistema fiscale. È fondamentale fornire di nuove risorse umane ed economiche Sogei di Sose per realizzare e mettere in funzioni strumenti di intelligenza artificiale necessari per garantire proposte ai professionisti e alle imprese.

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