Spese sanitarie fatte all’estero: quali si possono scaricare in Italia

Si avvicina l’estate, è tempo di programmare le meritate vacanze, ma con un occhio attento ai possibili contrattempo come ad esempio le spese sanitarie all’estero. Ecco come funzionano, a cosa si ha diritto, quali franchigie esistono e cosa si può scaricare dalla dichiarazione dei redditi

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Spese sanitarie estero (Foto Twitter – bonificobancario.it)

Una cosa che non si augura a nessuno è la malattia, ancora di più se questa si presenta in un momento di calma come una vacanza. Ma se per qualche malaugurata ragione questa prospettiva si dovesse verificare, le spese mediche affrontate fuori dal confine, come andrebbero gestite? È possibile scaricare le spese mediche pagate per una malattia verificatasi oltre il confine dell’Italia?

Sappiamo tutti che in Italia la sanità è pubblica, ma in tantissime altre parti del mondo, l’esempio è quello di un modello ben diverso e spesso privatizzato. Un italiano che sta male all’estero quindi, magari non pensando o magari perché estremamente necessario, si reca in un ospedale alla ricerca di un medico. Questo “viaggetto” in molti ospedali esteri ha un costo e spesso neanche banale.

I residenti degli altri paesi spesso hanno assicurazioni che coprono le spese mediche e altrettanto spesso i viaggiatori decidono di investire in una piccola assicurazione che copre ance questa tipologia di imprevisti.

Spese sanitarie all’estero: come funzionano

Ma nei casi nella quale questa non venisse stipulata, quali potrebbero e dovrebbero essere le mosse corrette per il cittadino che rientra poi in Italia? Ebbene, se l’individuo ha la residenza nel nostro bel paese allora ha diritto a scaricare tutte le spese mediche compiute nei 12 mesi precedenti attraverso il modello 730, nella famosa dichiarazione dei redditi.

E, udite udite, questo genere di agevolazione fiscale, non prevede solo le spese sanitarie compiute in Italia, ma anche quelle affrontate all’estero. È ovviamente necessaria la fondamentale rendicontazione, volta ad attestare l’effettivo utilizzo dei soldi spesi puramente in campo medico. Va sottolineato che, nel caso di cure specifiche all’estero, non è possibile scaricare le spese di trasporti e di alloggio.

Le uniche spese che possono essere inserite nel 730 sono quelle sanitarie. Cure specialistiche oltre il confine sono ampiamente previste e quindi detraibili, non lo sono i costi eccedenti. Ovviamente sono previste delle tabelle che specifiche sulle situazioni e sui loro numeri, reperibili senza problemi sui siti specializzati

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