Stai pensando di assumere dei disabili nella tua azienda? Vediamo quali sono i requisiti per l’assunzione e come procedere.
Trovare lavoro non è mai un impresa semplice, si devono affrontare colloqui e selezioni di ogni tipo che possono facilmente demotivare. Ciò è reso ancora più difficile se si è affetti da qualche forma di disabilità.
Questo avviene non solo per normale selezione che avviene nel mondo nel lavoro, ma è dovuto anche ai numerosi protocolli burocratici a cui devono sottostare le aziende per poter assumere un disabile.
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Aziende molto piccole ad esempio, non sono tenute ad assumere disabili, altre invece devono rispettare l’obbligo di assunzione di una certa percentuale di dipendenti con disabilità.
Come assumere un disabile: le regole per l’azienda
Assumere una persona in categoria protetta significa dover seguire una serie di regole e protocolli.
In primo luogo il datore di lavoro può assumere un determinato numero di persone affette da disabilità, meglio noto come quota di riserva. Se si tratta di una piccola azienda con una massimo di 35 dipendenti, si può assumere massimo 1 lavoratore appartenente alla categoria protetta. Se l’azienda ha un massimo di 50 dipendenti si possono assumere massimo 2 lavoratori affetti da disabilità. Infine, se l’azienda supera i 50 dipendenti, il 7% di questi può appartenere alla categoria protetta.
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L’assunzione poi deve avvenire in uno dei seguenti modi:
–Richiesta nominativa: si assume la persona che meglio si addice al posto di lavoro.
–Richiesta numerica: se l’azienda, entro 60 giorni dal nascere dell’obbligo di assunzione. non ha ancora assunto alcun lavoratore con disabilità, verranno assunte le prime persone disabili in graduatoria.
–Convenzione: alcuni uffici dispongono di programmi per l’inserimento di soggetti disabili in aziende, secondo determinati accordi.
L’assunzione prevede una certa convenienza per l’azienda che assume. Molte aziende, infatti, hanno anche diritto a degli incentivi se assumono del personale con disabilità anche quando non sono obbligate a farlo. Gli incentivi vengono poi rilasciati dall’Inps, che può arrivare a ricoprire anche tutto il compenso del lavoratore disabile.
