Eredità: è possibile evitare di pagare i debiti senza rinunciare ai benefici?

Eredità: oltre ai beni a volte si ereditano anche i debiti del caro estinto. É possibile evitare di pagarli e godere solo dei benefici del lascito? Scopriamolo

 

Eredità
Eredità – Foto da Pixabay

Immaginate di aver ricevuto un’eredità da un parente non più in vita e che quest’ultimo, insieme a beni di diversa natura, vi abbia lasciato anche dei debiti insoluti. Tra questi magari anche delle cartelle esattoriali per omesso pagamento di imposte.

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Il fisco verrà dunque a bussare alla vostra porta richiedendo una determinata somma di denaro. Volete evitare di affrontare questa uscita? Una sentenza della Commissione tributaria regionale di Milano viene in nostro soccorso. Vediamo come.

Come non pagare i debiti in conseguenza di un’avvenuta eredità

Risarcimento cercerazione Martelletto giudice
Martelletto giudice – Foto da Pixabay

É fatto noto che per evitare di pagare i debiti lasciati in eredità da un familiare defunto bisogna fare la rinuncia, sia nel bene che nel male.

Ciò che, invece, è meno conosciuto è che la stessa rinuncia all’eredità può essere revocata, dichiarando di volerla accettare entro un limite massimo di dieci anni.

Esiste però un escamotage perfettamente legale che vi consentirebbe di godere dei soli benefici. Per non pagare una cartella esattoriale notificata per debiti del defunto è possibile rinunciare all’eredità in un primo momento, aspettare l’annullamento della cartella stessa, e solo dopo revocare la decisione presa in precedenza.

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Questo è quanto stabilito dalla Legge: “Nell’ambito di un’iscrizione a ruolo di natura tributaria effettuata nei confronti di un erede, quando costui abbia effettuato una regolare rinuncia all’eredità, è irrilevante il fatto che il potenziale erede potrebbe revocare la propria rinuncia entro lo stesso termine decennale: la cartella di pagamento è comunque nulla, a prescindere dal decorso di tale termine”.

ATTENZIONE: Una volta che il Fisco si sia reso conto della rinuncia all’eredità, nulla gli vieta di avanzare una seconda cartella di pagamento.

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