Tv su tablet e cellulari: la Rai farà pagare il Canone

L’Ad della Rai ha avanzato la proposta di Canone per la visualizzazione dei canali televisivi su tablet e smartphone. Ma ha veramente senso? Ecco a cosa andiamo incontro.

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Smartphone (Pixabay)

Per chiamate, messaggi e navigazione internet è già prevista l’iva inclusa nei vari abbonamenti e ricariche. Ma per la visualizzazione di canali televisivi? La Rai puntualizza il diritto di pagare il Canone per chiunque faccia da spettatore, esattamente come per chi guarda le trasmissioni in tv.

L’amministratore delegato Rai Carlo Fuortes, in carica dallo scorso luglio, sembra abbia fatto scoppiare una vera e propria guerra con le sue richieste. I possessori di Smartphone dichiarano di pagare già l’iva per la propria connessione Internet e questo gli conferisce il potere e la possibilità di guardare i canali televisivi: non è corretto aggiungere ulteriori tasse.

L’Ad ragiona sulla possibilità di guardare gratuitamente i programmi Rai con l’applicazione RaiPlay. Questo porta le persone a dichiarare di non avere il televisore per non pagare il canone e comunque usufruire della possibilità di godersi le trasmissioni connettendosi con un qualsiasi computer, tablet o smartphone. Quindi, l’amministratore Fuortes dichiara che chiunque avrà un dispositivo in grado di connettersi dovrà pagare il Canone.

Non avere la televisione in casa non comporterà più l’esenzione dal Canone Rai: tassa obbligatoria per chiunque avrà un dispositivo connesso ad Internet

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Televisore (Pixabay)

Erano in troppi ad approfittarsi della scusa di non avere un televisore in casa per garantirsi l’esenzione dal pagamento del Canone Rai. Il nuovo amministratore delegato ha già deciso: la tassa sarà obbligatoria per chiunque abbia un dispositivo in grado di connettersi ad Internet, dunque con la possibilità di guardare i canali, fiction, telegiornali, show televisivi.

Invece, è ancora da stabilire la modalità di introduzione della nuova tassa al fine di evitare la lotta all’evasione.
Gli unici esenti dal pagamento del Canone saranno gli over 75 anni e chiunque abbia un reddito annuo inferiore ad 8000 euro.

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Cosa cambierà esattamente per gli italiani?
Se oggigiorno il pagamento del Canone avviene per il possesso di un televisore per ogni nucleo familiare, con l’approvazione della nuova legge avverrà per il possesso di un cellulare per nucleo familiare.

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A questo punto, si suppone che gli enti televisivi, primo fra tutti la Rai, trasmetteranno tutti i programmi in streaming, non solo alcuni.
Allo stesso tempo, lo Stato dovrà garantire la banda larga in tutto il Paese: ancora esistono troppe zone d’ombra e il segnale Internet non è ben distribuito in ogni area.
Se i cittadini dovranno pagare una tassa in più, è bene che essi possano usufruire di un servizio e non trovarsi in una condizione di disagio a causa di una mancanza.

Consapevole di queste condizioni, lo Stato approverà realmente la legge? Restiamo in attesa di scoprirlo.

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