Lettere a raffica dall’Agenzia delle Entrate. Come comportarsi

Avvisi dall’Agenzia delle Entrate, quasi nessuno sarà escluso, l’obiettivo è quello di aumentare sempre di più i controlli.

Invio a raffica di lettere
Invio a raffica di lettere (Foto da Pixabay)

Ѐ uno degli obiettivi del PNRR quello dell’incremento della compliance. Si tratta dell’invio di avvisi bonari da parte dell’Agenzia delle Entrate per tutti i contribuenti per i quali, dai controlli effettuati, è risultato qualcosa di anomalo.

Un invio a raffica quello che sta facendo l’Agenzia delle Entrate e in molti riceveranno dei loro avvisi. L’operazione è iniziata alla fine dell’anno 2021 e continuerà per tutti il 2022, quindi saranno davvero tanti i cittadini che si troveranno costretti a dover leggere qualcosa di poco piacevole.

In una situazione che ha dell’incredibile, dalla pandemia alla crisi del lavoro, dalle limitazioni imposte dal governo all’aumento monetario di quasi ogni bene, i cittadini italiani si troveranno costretti a dover affrontare anche gli avvisi dell’Agenzia delle Entrate.

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Come affrontare una lettera da parte dell’Agenzia delle Entrate

Avvisi importanti
Avvisi importanti (Foto da Pixabay)

Per ora l’Agenzia sta ancora vagliando tutte le anomalie riscontrate nelle dichiarazioni dei redditi del 2017, ma anno per anno verranno passate tutte al vaglio. Infatti entro la fine di giugno 2022 deve essere raggiunto l’obiettivo riguardante l’interoperabilità delle banche dati. Ovvero si dovranno potenziare i controlli e quindi migliorare le banche dati.

Per rispettare tale obiettivo che offrirà maggiori competenze all’ente di controllo sugli aspetti finanziari e movimenti di vario genere dei contribuenti, dovrà essere ampliato il lavoro e quindi molti, moltissimi italiani riceveranno lettere da parte del fisco.

Quando questo avverrà la prima cosa da fare è leggere attentamente l’avviso e poi consultarsi con uno specialista di fiducia, come il commercialista o rivolgersi al CAF. Nel caso in cui ci siano stati davvero degli errori il contribuente può procedere con il ravvedimento operoso.

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In caso contrario il contribuente dovrà comunicare l’esattezza del proprio operato all’Agenzia delle Entrate dimostrandolo con elementi e documenti da inoltrare in allegato.

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