Se l’Agenzia delle Entrate compie questo errore durante la procedura che porta alla multa, accertamenti fiscali e sanzioni possono essere annullati.
L’evasione fiscale è un aspetto dell’economia nazionale che allo Stato sta molto a cuore, specie in quest’ultimo periodo. Infatti molte manovre finanziare e politiche come il limite sui pagamenti contanti o la tracciabilità degli altri pagamenti o lo stesso blocco delle cessioni multiple del credito sono finalizzate proprio al contrasto dell’evasione fiscale.
Il cittadino che vive in una comunità deve sottostare alle regole che tale comunità impone. Una di queste è ovviamente quella di pagare le tasse. In un sistema economico funzionante tutti i partecipanti al sistema beneficerebbero del sistema stesso.
A controllare che questo avvenga lo Stato ha predisposto alcuni enti, primo fra tutti l’Agenzia delle Entrate. Questa ha il compito di monitorare ogni movimento considerato sospetto e vagliare che tutte le pratiche relative ai cittadini siano in regola. Quando accade che non è tutto come dovrebbe essere scattano le multe.
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Gli errori dell’Agenzia delle Entrate
Conoscere significa potersi difendere. Infatti ci sono dei casi in cui sia chi si occupa di gestire la contabilità che la stessa Agenzia delle Entrate possono fare degli errori. Il sistema è complesso e c’è sempre la possibilità di sbagliare, ma questi sbagli possono andare a discapito o a favore di qualcuno.
Ci sono delle adempienze che se imputate all’Agenzia delle Entrate possono far decadere la sanzione che era stata giudicata tassativa. Uno di questi errori è la mancata convocazione della parte considerata colpevole di evasione fiscale.
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Infatti quando l’Agenzia delle Entrate trova delle azioni svolte fuori norma deve effettuare dei controlli e seguire delle procedure. L’obiettivo dell’Agenzia delle Entrate non dovrebbe essere solo quello di sanzionare, ma anche quello di controllare lo svolgimento di tante azioni fiscali.
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Pertanto quando viene a galla un possibile reato fiscale prima di obbligare alla multa l’Agenzia dovrebbe convocare la persona in questione e sentire le motivazioni della parte avversa. Nel caso in cui, ad esempio, l’errore non è da imputare al titolare delle finanze ma a chi le ha gestite il titolare diventerebbe non più colpevole ma vittima. Se l’Agenzia non compie questo passo allora gli accertamenti fiscali e le relative sanzioni possono essere annullati.
