L’Agenzia delle Entrate ha inoltrato milioni di lettere: “Brutte notizie”

Da parte della Agenzia delle Entrate stanno per arrivare tantissime lettere con all’interno un contenuto tutt’altro per piacevole.

Riscossione delle tasse
(Pixabay)

L’Agenzia delle Entrate sta provvedendo ad inoltrare delle comunicazioni a diversi cittadini, per quello che è un numero estremamente elevato di lette da spedire a casa. Si parla infatti di oltre due milioni e mezzo di ingiunzioni di pagamento. Circa 2,6 milioni per la precisione.

Difatti l’Agenzia delle Entrate intende recuperare dei crediti che ritiene le siano dovuti, con delle cartelle esattoriali aperte per diverse situazioni. So va dal Superbonus 110 con la tanto chiacchierata cessione del credito per quanto riguarda i lavori di edilizia, fino ad altre situazioni.

Anche le spese di natura medica sono di rilievo per l’Agenzia delle Entrate. Ed il Fisco ha la ferma intenzione di portare nelle sue casse quasi due miliardi e mezzo di euro da togliere alla evasione fiscale. Più altri otto da recuperare per quanto concerne altri ambiti.

Agenzia delle Entrate, lotta senza quartiere all’evasione

La prima cosa alla quale fare ricorso sarà il guanto di velluto. Dalla Agenzia delle Entrate arriverà via lettera una in invito amichevole al contribuente a mettersi in regola.

Contestualmente c’è stato un lavoro importante anche sui mezzi effettuati, con maggiore importanza data alla tecnologia per fornire un servizio più rapido e preciso.

E come se non bastasse, il Fisco è anche alla ricerca di nuove figure professionali da assegnare al campo della riscossione e degli altri appartati. Per un efficientamento dei propri apparati.

Intanto si lavorerà anche su molte partite Iva, circa due milioni, allo scopo di stanare eventuali condotte di illegalità. Una particolare attenzione viene data, come detto, alle spese mediche ed in campo sanitario.

Occhio alle spese mediche

Quelle passabili di detrazioni sono esclusivamente le uscite compiute con strumenti tracciabili, come ad esempio bonifici bancari o postali e versamenti con carta di credito o debito, oltre che altri formati compatibili che non siano riconducibili ai contanti.

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La detrazione è pari al 19% per uscite che riguardano l’acquisto di medicinali, con franchigia al netto di 129,11 euro.

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È richiesto ai contribuenti il conservare tutti gli scontrini parlanti e le relative fatture per almeno quattro anni dopo la loro emissione. Questo ci metterà al riparo da eventuali, legittimi controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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