Omissione di versamenti e l’ipotesi di reato, a cosa si va incontro

Hanno un’importanza fondamentale i versamenti delle ritenute previdenziali e la loro omissione può costare più di quanto si immagina.

Omissione versamento ritenute previdenziali
Versamenti Inps (Foto da AnsaFoto)

Si tratta di ipotesi di reato l’omissione da parte del datore di lavoro di versare le ritenute previdenziali dei suoi dipendenti. L’Inps è molto chiaro a riguardo e si mostra abbastanza intransigente verso tutti coloro che cercano di aggirare la legge.

In molti forse non si sono mai soffermati a pensare al fatto che un dipendente costa all’azienda non solo quanto viene percepito con la busta paga ma molto di più. Infatti bisogna considerare anche altre spese obbligatorie per il datore di lavoro come i contributi versati all’Inps, il TFR, la tredicesima mensilità e la quattordicesima se prevista.

Quindi le ritenute previdenziali sono tutti quei contributi, calcolati in base alla retribuzione, che ogni lavoratore deve versare alle casse previdenziali. Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti sono i propri datori di lavoro a dover svolgere questo compito e se non lo fanno vengono considerati artefici di un’ipotesi di reato.

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L’omissione del versamento delle ritenute previdenziali

Omissione versamento ritenute previdenziali
Sito Inps (Screenshot)

Il versamento delle ritenute riguarda tutti quei contributi, obbligatori da versare, sia previdenziali che assistenziali. Quindi si tratta di fondi necessari alla continuazione della vita dei lavoratori, non versarli provoca delle ripercussioni anche gravi.

L’Inps ha stabilito due diverse modalità di sanzioni in base all’importo che non è stato versato. Nel caso in cui l’importo omesso sia inferiore a 10 mila euro annui è prevista una sanzione che può oscillare tra i 10.000 e i 50.000 euro. Nel caso in cui invece l’importo da versare supera tale soglia oltre alla sanzione è previsto anche un periodo di reclusione fino a 3 anni.

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Secondo quanto stabilito il pagamento deve essere effettuato tramite un’unica soluzione entro 30 giorni dall’avvenuta notifica. Nel caso in cui chi deve risarcire quanto omesso non sia in condizioni di farlo si può decidere di arrivare a un compromesso. Per coloro che si trovano in condizioni economiche disagiate c’è la possibilità di rateizzare il dovuto, inviando richiesta tramite apposito modulo.

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