Caro benzina, come sono cambiati i prezzi in solo cinque giorni. Gli esempio dei grandi marchi e delle pompe bianche
Il prezzo della benzina o gasolio che stia non conosce sosta. Ogni giorno sale sempre di più. Sono spaventosi i numeri del Ministero della Transizione ecologica che ogni martedì pubblica il report che ha come riferimento il listino della settimana precedente.
L’ultimo riporta un +18,92% per la benzina e +18,11% per il gasolio. Ma prima ancora dei dati ministeriali basta vedere i prezziari dei distributori in strada. Abbiamo fotografato i prezzi di alcuni e l’aumento dopo pochi giorni è evidente. È chiaro anche che la prossima soglia della benzina sarà di 2 euro al litro.
In molte città si pratica già questa tariffa e ci arrivano segnalazioni da tutta Italia. Proponiamo di seguito le foto di alcuni distributori nel Napoletano.
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Caro benzina, il paragone tra il 25 febbraio e il 2 marzo
La foto in evidenza (in alto) è stata scattata il 25 febbraio presso un distributore IP: la benzina era a 1.893 mentre il diesel a 1.699. Di seguito lo stesso distributore con i prezzi del 2 marzo con un evidente rincaro: il verde è quasi è 1.900 (1.899) e il diesel sale a 1.769.
Caro benzina, non si ferma la corsa verso i 2 euro a litro
Non va meglio nelle cosiddetta pompe bianche, i distributori che non hanno i loghi delle grandi case petrolifere. In città si alternano anche a poche centinaia di metri rispetto ai grandi marchi e sono considerate più economiche.
Ma anche in questo caso si rileva un aumento vertiginoso. È noto che quand il prezzo sale dipende poco o niente dal gestore ma alla filiera (produzione e distribuzione) e dallo Stato con accise e Iva. Più della metà di quello che paghiamo quando facciamo rifornimento va sotto la voce delle tasse.
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Sempre il 25 febbraio scorso abbiamo fotografato un distributore della Fuel sempre nella provincia di Napoli: benzina a 1.808 e diesel a 1.668. Il 2 marzo ecco il rincaro con la prima che costa 1.868 e il diesel 1.739.
