Rateizzazione cartelle esattoriali, non sarà per tutti

La rateizzazione delle cartelle esattoriali è una possibilità che fa tirare un sospiro di sollievo, ma non sarà applicata a tutti i contribuenti debitori.

Niente rateizzazione cartelle esattoriali
Sito Agenzia delle Entrate (Screenshot)

Per il pagamento delle cartelle esattoriali è previsto, in alcuni casi, un aiuto che si esplica nella possibilità di rateizzare quanto dovuto. Questo ad esempio è stato reso possibile per i decaduti prima dell’8 marzo 2020. A causa della pandemia si è resa necessaria la possibilità di presentare nuova domanda di rateizzazione. Quindi i soggetti che rientrano in tale categoria potranno dilazionare le somme ancora dovute evitando così di saldare quanto ancora rimasto in sospeso.

Un aiuto questo che però non riguarda tutti i debitori. Infatti non si applicano le stesse agevolazioni per i decaduti dalla pace fiscale. La cosiddetta pace fiscale comprende una serie di misure volte a permettere ai contribuenti di regolarizzare la propria situazione con il fisco. In questi casi i debitori possono versare le imposte senza subire sanzioni o interessi aggiuntivi.

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Nessun aiuto per i decaduti dalla pace fiscale

Niente rateizzazione cartelle esattoriali
Crisi e pagamenti (Foto da Pixabay)

Quindi sembra che si applicheranno le normali regole per i decaduti dalla pace fiscale, che se fino ad ora si sono potuti considerare agevolati ora non è più così. Infatti è bene che si adoperino per saldare il proprio conto dato che il mancato pagamento, per quanto riguarda le rate della rottamazione ter delle cartelle, così come per il saldo e stralcio farà scattare la decadenza delle misure agevolative.

Infatti per coloro che salteranno alcune rate in queste circostanze sarà applicato il ricalcolo delle somme e si potrebbero nuovamente aggiungere sanzioni e interessi. Pertanto le riscossioni ripartiranno in piena regola e non si avrà più molta clemenza come in passato.

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Questa situazione sembra che andrà a riguardare più del 40% dei contribuenti. Mentre le rate che ancora devono essere incassate risultano essere di oltre 2 miliardi di euro. Una situazione preoccupante in un contesto di forte crisi economica, di tensione mondiale, di mancanza del lavoro e dell’aumento dei prezzi di ogni genere.

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