Caro metano, arriva la richiesta al governo Draghi

Caro metano, il peso economico è ormai insostenibili e le associazione presentano un’istanza all’esecutivo: i dettagli

Metano
Metano (Foto Ansa)

Comprare un’auto a gas è una scelta attenta. Chi opta per questo tipo di carburante è perché usa il mezzo sempre e in un anno percorre molti chilometri. Il prezzo alla pompa di benzina è infatti molto più basso rispetto agli altri carburanti ma questo stato di cose appartiene al passato.

Prima era circa la metà della benzina ma la differenza adesso è minima. Chi ha comprato di recente un auto del genere ha dunque speso di più al momento dell’acquisto, ha un motore un po’ più complesso rispetto a quello a benzina e dunque anche più costoso da riparare, ma non ha come in passato il vantaggio economico di risparmiare al distributore.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Gas, l’alternativa al vincolo tra Italia e Russia

Caro metano, le richieste per gli automobilisti

Federmetano
Logo Federmetano

La guerra in corso in Ucraina ha aggravato la situazione. Già prima del conflitto i prezzi erano in ascesa per ogni tipo di carburante e oggi con il conflitto assistiamo al fenomeno che molti automobilisti preferiscono comprare auto a benzina di nuova generazione anziché a gasolio.

Nel Decreto Energia ci sono provvedimenti a sostegno del settore dell’autotrasporto. Federmetano, Assopetroli-Assoenergia e Assogasmetano applaudono agli interventi che prevedono un credito d’imposta per l’acquisto di Gnl agli autotrasportatori ma chiedono al governo un impegno a favore di tutti gli automobilisti che hanno scelto un’auto a gas.

La proposta è di estendere estendere l’autotrazione dell’Iva agevolata che viene già applicati per gli altri usi, un intervento parzialmente compensativo richiesto per fronteggiare l’impennata dei prezzi.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Caro gasolio, l’allarme della CGIA: inflazione in aumento

Intanto la guerra oltre all’aumento dei prezzi fa registrare anche un calo di produzione della benzina. Con la caduta della città strategica di Kherson i russi hanno in mano una buona parte della costa meridionale dell’Ucraina e la produzione e distribuzione del prezioso materile diventa sempre più difficile.

Impostazioni privacy