Cybercrime, aumentano gli attacchi informatici: quasi la metà malware

Secondo il rapporto Clusit, lo scorso anno sono aumentati significativamente gli attacchi informatici rispetto al 2020: lo strumento più utilizzato i “malware”.

Attacchi informatici malware rapporto Clusit
(frank peters – Adobe Stock)

Clusit, Associazione italiana per la sicurezza informatica, ha fornito il nuovo rapporto annuale sugli attacchi informatici nel nostro Paese. Dall’analisi è emerso che nel 2021 sono stati oltre duemila i cyber attacchi, di cui quasi la metà rappresentati da “malware“, in particolare il “ransomware“. Un malware non è altro che un programma in grado di apportare danni ad un dispositivo senza che l’utente, nella maggior parte dei casi, se ne accorga.

Clusit, aumentano significativamente gli attacchi informatici: il 41% di tipo malware

Cybercrime attacchi informatici malware rapporto Clusit
(Darwin Laganzon – Pixabay)

Quella degli attacchi informatici è una crescita drammatica, con un tasso di peggioramento annuale a doppia cifra, pari a 6 trilioni di dollari, quattro volte il Pil dell’Italia”. Così, riporta la redazione dell’Ansa, Andrea Zapparoli Manzoni, membro del Comitato Direttivo Clusit (Associazione italiana per la sicurezza informatica) ha commentato il rapporto annuale dell’associazione.

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Nel dettaglio, stando al report, durante lo scorso anno sono stati 2.049, in media 171 al mese, gli attacchi informatici considerati “gravi”, ossia il 10% in più rispetto a quelli registrati nel 2020. Gli obiettivi principali di questi gravi cyber attacchi, scrivono i colleghi dell’Ansa, sono stati i settori governativo e militare e quello dell’informatica che hanno costituito rispettivamente il 15% ed il 14% del totale. Colpite anche la sanità (13%) e l’istruzione (8%).

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Inoltre, si evince dal rapporto, gli strumenti più utilizzati sono stati i “malware” – in particolare il “ransomware” che hanno rappresentato, così come nel 2020, il 41% degli attacchi complessivi. Un malware è un software che va a danneggiare il dispositivo “attaccato” anche senza che l’utente si accorga della sua presenza. Per tale ragione la soluzione migliore di prevenzione e rimozione dei malware è l’utilizzo di un antivirus e anti-malware.

Quelli riportati da Clusit sono dati significativi che fanno intuire come i cyber attacchi stiano aumentando con il passare del tempo, situazione per la quale, secondo gli esperti, necessitano soluzioni in ottica di sicurezza informatica. La cosa che desta maggior timore, spiega Sofia Scozzari, membro del Comitato Scientifico Clusit, come riferisce Ansa, è che i criminali, a differenza dei difensori, collaborano tra loro formando “una vera e propria criminalità organizzata”.

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