L’ora legale fa bene o no? Cosa dicono gli esperti

L’ora legale è in vigore e da anni si conoscono i piccoli disturbi come insonnia e stress, ma quali sono i benefici?

Ora legale
Ora legale (Pixabay)

Un’ora di sonno in meno ma maggiore buon umore perché ci sarà più luce. Sono in tanti ad amare l’orario primaverile estivo perché consente di vivere un’ora di luce in più, possiamo fare più attività come ad esempio lo sport che non può che far bene al nostro corpo.

Gli effetti negativi dell’ora legale sono conosciuti da anni: secondo gli studiosi è maggiore il rischio di avere un infarto e aumenta lo stress. Poi ci vuole qualche giorno affinché il nostro corpo di abitui al cambiamento. Nei tempi dell’inquinamento del pieneta e del clima impazzito, sono molti a chiedere di lasciare l’ora legale per tutto l’anno, così si accende più tardi la luce e si risparmia molto.

Da anni i paesi del’Unione Europea stanno discutendo se adottare o meno un solo orario, se lasciare l’alternanza come adesso o creare un’Europa con due diversi orari.

Il cambio è avvenuto nella notte tra sabato 26 e domenica 27 e mai come ques’anno probabilmente i benefici si equilibrano con gli aspetti negativi e forse sono anche superiori.

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Ora legale, perché fa bene quest’anno ma restano alcuni rischi

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Pixabay

Usciamo da due anni di pandemia ed è in corso una guerra che sta provocando morte, distruzione e profughi con effetti negativi che stiamo già vivendo sulla nostra pelle. L’umore dunque non è dei migliori e l’ora di luce in più, mai come adesso, non può che farci bene.

Tra i vari esperti che sono intervenuti sulla materia c’è in questi giorno un articolo firmato da Luigi Ferini Strambi, Direttore del Centro medicina del sonno Osp. San Raffaele-Turro di Milano, su corriere.it.

Fin dal titolo il professore è a favore dell’orario legale che bisognerebbe adottare per tutto l’anno, sostiene. Ferini Strambi ricorda che nella letteratura scientifica cisono diversi studi legati al cambio di ora.

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Il giorno successivo all’entrata in vigore ci sono più incidenti stradali, legati all’ora di sonno persa, ma anche molti altri in meno durante tutto il periodo perché quando si torna a casa da lavoro, nella maggior parte delle volte, c’è ancora la luce. Ci però durante la prima settimana anche più infarti.

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