Superbonus: prime stime della misura tra numeri e ambiente

Superbonus: il rinnovamento del patrimonio edilizio a braccetto con la sostenibilità ambientale. Prime stime della misura sui lavori edilizi

superbonus prime stime
(foto bonificobancario.it)

E’ partito tutto dal “Decreto Rilancio” il decreto legge 34/2020 riguardante gli interventi edilizi volti all’efficienza energetica. Il Superbonus 110 da allora ha preso piede ed ora è in volo. Le prime stime indicano che nonostante lo scetticismo iniziale, le mille burocrazie annesse, la difficoltà di reperimento dei materiali, la normativa è decollata. In tutta Italia sono in corso lavori di ristrutturazione edilizia con interventi di efficienza energetica.

Il Superbonus sta di fatto contribuendo ad un restyling degli immobili italiani con attenzione al risparmio energetico. L’agevolazioni fiscale consiste nella possibilità di detrarre il 110% delle spese sostenute dal 1 luglio 2020 per la realizzazione di interventi finalizzati all’efficienza energetica. In alternativa alla detrazione fiscale è possibile optare per lo sconto in fattura praticato dai fornitori o ancora per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante, in favore di fornitori di beni e servizi relativi agli interventi da realizzare, altri soggetti (persone fisiche, imprese, società o enti) e istituti di credito.

Superbonus: prime stime facciamo il punto

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(foto bonificobancario.it)

La misura introdotta nell’estate del 2020 e perfezionata in questi due anni da riforme aggiustamenti e semplificazioni, spetta solo se si effettuano gli interventi cosiddetti trainanti:

  • interventi di isolamento termico sugli involucri
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni (nel caso dei Condomini)
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari funzionalmente indipendenti
  • interventi antisismici

Agli interventi trainanti possono essere aggiunti gli interventi trainati:

  • interventi di efficientamento energetico (cambio infissi)
  • installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo
  • infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici
  • interventi di eliminazione delle barriere architettoniche

La conditio sine qua non è il passaggio di almeno due classi in termini di efficienza energetica. E i risultati si iniziano a vedere. Secondo uno studio (Ufficio Studi Gabetti) su 671 condomini riqualificati grazie all’incentivo, i consumi di energia elettrica sono crollati del 46% e quelli relativi al gas naturale del 40%. Dato promettente per il futuro è quello che rileva un -51% di emissioni inquinanti nell’aria.

Che il Superbonus stia andando molto bene lo dicono i numeri. Le prime stime parlano di detrazioni per 23 miliardi di euro di cui 16 miliardi di euro per le detrazioni già maturate corrispondenti a lavori conclusi. L’occupazione del settore edilizio è in continua crescita così come l’incremento sui valori degli immobili interessati dai miglioramenti in termini estetici e di efficienza energetica. Le ultime notizie confermano la misura sino al 2023, a parte le villette unifamiliari il cui termine scade a giugno 2022. I prossimi step prevedono un decremento dell’aliquota al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.

Le truffe si sono presentate all’appello e per contrastare il fenomeno il governo ha varato una nuova normativa basata sul sistema chiamato “Bollino blu“. Il bollino è un codice che marcherà i crediti ceduti in modo da poter tracciare tutti le cessioni e la documentazione che li giustifica.

I beneficiari che più hanno recepito e sfruttato l’agevolazione sono i proprietari di edifici unifamiliari che si piazzano in testa alla classifica del numero di asseverazioni. I Condomini invece conquistano il primo posto per quanto riguarda le ammissioni a detrazione contando investimenti per oltre 10 miliardi di euro. La regione capolista è la Lombardia che fa stimare quasi 19mila asseverazioni depositate, a seguire Veneto e Lazio.

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