Pagare meno tasse su acquisto prima casa: come fare

Pagare meno tasse sulla casa: c’è un sistema che va comunicato al notai al momento della compravendita: l’esempio concreto

Pagare meno tasse acquisto casa
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Acquistare una casa è il sogno di molte persone. Vorrebbero farlo i giovani in procinto di lasciare la casa dei genitori e vivere da soli ma anche chi sta per sposarsi e mettere su famiglia.

Ma tra i prezzi alti delle case, i mutui che non vengono erogati facilmente e le tasse da pagare, sono tantissime le difficoltà che ci sono per realizzare il progetto. Mentre il governo ha confermato anche per quest’anno il Bonus prima casa per gli under 36, tra i sistemi possibili per pagare meno tasse c’è quello del prezzo-valore.

Consente di pagare meno tasse perché calcolate sul valore catastale dell’immobile che si va a compare e non sul prezzo di vendita che è in ogni caso sempre più alto rispetto al valore catastale. Se il riferimento è dunque il valore più basso, quanto si andrà a pagare è chiaramente inferiore.

Pagare meno tasse, opzione prezzo-valore: come fare

Pagare meno tasse acquisto casa
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Per vedere come funziona il meccanismo prezzo-valore facciamo un esempio concreto. Se vogliamo comprare una prima casa che costa 200mila euro ma il suo valore catastale è di 80mila euro, l’imposta di registro sarà pari al 2% quindi a 1.600 euro e non 4 mila. In questo modo si risparmiano 2.400 euro, soldi che possono essere utilizzati in qualsiasi altro modo e possono coprire in parte altre spese relative all’acquisto.

Ma come fare per usufruire del sistema? Si deve comunicare l’intenzione di usarlo direttamente al notaio perché l’opzione deve risultare nell’atto di acquisto che deve obbligatoriamente riporta anche la cifra intera pattuita per la compravendita.

Costi minori dall’applicazione del sistema valore-prezzo per l’acquisto di una prima casa riguardano non riguardano solo l’imposta di registro ma anche i costi del notaio. Dal professionista con questa opzione i costi si abbassano di circa il 30%.

Ricordiamo che il sistema può essere applicato solo ed esclusivamente nel caso compravendite immobiliari tra privati. L’applicazione non è valida solo per solo per la prima casa ma anche per gli altri immobili purchè solo ad uso abitativo che sono soggetti a imposta di registro così come per nuda proprietà, usufrutto, servitù di passaggio e acquisto di pertinenze ma in ques’ultimo caso a una condizione: la pertinenza abbia una propria rendita catastale e che l’atto di acquisto riporti il vincolo pertinenziale, accessoria rispetto alla principale.

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