Lotta evasione fiscale, ancora problemi con le cessioni dei crediti

La lotta contro l’evasione fiscale in Italia è agguerrita e riapre la questione delle cessioni dei crediti. Quali i rimedi pensati.

Cessione crediti
Costruzioni edili (Foto da Pixabay)

In un mondo dove imperversa una pandemia e una guerra e tutti i Paesi ne sono in qualche modo coinvolti, si deve porre un occhio all’evasione fiscale se si decide di tirare avanti con i bonus. Infatti lo stanziamento di fondi e quindi di bonus prevede che i soldi arrivino da qualche parte e molto spesso sono le tasse dei cittadini a rifornire.

Di conseguenza la lotta contro l’evasione fiscale, in un Paese come l’Italia dove milioni di persone non vogliono lavorare perché mantenute, e dove tutti gli altri fanno sacrifici per restare a galla, diventa sempre più spietata. Questo era il motivo principale del perché tempo fa si erano bloccati i cantieri edili.

C’era stato un blocco generale dell’edilizia a causa dei cambiamenti sulla cessione dei crediti. Una mossa forse un po’ troppo azzarda che poi ha dovuto fare un passo indietro per non andare incontro a un reale e terribile collasso. Ma nonostante ciò le preoccupazioni verso quella bassa percentuale di lavoratori ancora in atto non sono finite e la lotta verso coloro che sembra che non vogliano versare gran parte dei loro sudati guadagni allo Stato, per i bonus e altre iniziative, non sembra essere finita.

La lotta e le cessioni dei crediti

Cessione crediti
Incontro a palazzo Chigi (Foto da AnsaFoto)

In questo marasma di complicazioni c’è chi ha fatto presente che non si contrastano le frodi, e quindi la crisi economica, ponendo limiti alle cessioni, bensì che si possano usare aziende qualificate. La ripresa non riparte con le toppe, ma con una rinascita profonda.

Molti istituti avevano rallentato e in certi momenti bloccato del tutto gli acquisti da parte dei privati. C’era stata un’eccessiva pressione di crediti che ha fatto parlare di un valore di oltre 40 miliardi di euro. Un valore che sembra crescere mese dopo mese.

In seguito al passo indietro fatto dal Governo, che ha permesso nuovamente le cessioni multiple dei crediti, il flusso era ripartito ma il problema principale della lotta all’evasione non è certo stato soddisfatto. Quindi attualmente sono in corso due novità a riguardo.

In sintesi quello che i professionisti del settore vorrebbero mettere in atto sarebbe la cessione banca-correntista concessa in ogni passaggio e diminuire il divieto di cessione frazionata. Questo sembra che avrà vigore dal 1 maggio.

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