Bonus mobili, cosa succede con lo sconto in fattura: i chiarimenti

Bonus mobili, è possiible ottenerlo anche se la ditta ha concesso uno sconto? Cosa c’è da sapere sul funzionamento

Bonus mobili
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Il Bonus mobili è una delle grande conferma fiscali 2022 nell’ambito delle agevolazioni. È la misura che regola le detrazione che spettano per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici che dovranno essere usati per arredare un immobile oggetto di lavori di ristrutturazione.

Come spesso accade in questi ambiti, dopo che la legge ha trovato forma su carta, sorgono poi dei dubbi quando nella pratica deve essere applicata. Ad esempio se si effettuano dei lavori all’impianto idrico e la ditta applica il cosiddetto sconto in fattura, dopo si può beneficiare del bonus mobili? La risposta è affermativa ed lo sconto sulla cifra intera.

L’Agenzia delle Entrate è stata chiara in questo. I beni acquistati possono essere destinati ad arredare un ambiente diverso che ha riguardato l’intervento edilizio. La stessa cosa avviene anche al contrario, ovvero quando i mobili e gli elettrodomestici sono destinati ad arredare un immobile relativo all’acquisto ma l’intervento viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.

Per quanto riguarda la dicitura del bonifico, è sufficiente indicare nella causale del bonifico ordinario: spese art-16-bis, comma 2 D.L. 63/2013.

Bonus mobili: su quali prodotti si ottiene

Il beneficio dovrebbe valere per l’acquisto degli arredi del bagno in questo caso. Ricordiamo che il bonus non riguarda solo i mobili propri ma anche gli elettrodomestici. In questo caso l’agevolazione viene erogata per incentivare all’acquisto di prodotti meno inquinanti.

Per quanto riguarda i forni, la classe non deve essere inferiore alla A per quella di riferimento per lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie è la E.

Per frigoriferi e i congelatori non devono essere inferiori alla classe F. Ma in termini strettamente più pratici, di che sconti parliamo? Il bonus è pari al 50% delle spese sostenute e va calcolato su un importo massimo di 10.000 euro per l’anno 2022. Vale anche per i prossimi anni ma è più basso: il tetto d’importo è di 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024.

Per ottenere il bonus è indispensabile che i mobili e gli elettrodomestici acquistasi sia usati solo quando si può dimostrare che siano stati fatti lavori di ristrutturazione o recupero edilizio.

Altri requisiti sono che la data dell’inizio dei lavori sia precedere quella in cui si acquistano i beni mentre
non è indispensabile, invece, che le spese siano sostenute prima di quelle per l’arredo.

Per fare un esempio, per beneficiare del bonus quest’anno, i lavori devono essere effettuati dal 1 gennaio 2021 in poi, non prima.

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