Accusato di aver truffato Conte e Lippi: la tragica morte

Conte e Lippi tra chi ha denunciato il broker dei Vip che nelle scorse ore è scomparso tragicamente. Indagine in corso

MORTO BROKER DI CONTE E LIPPI
ANSA/ANGELO CARCONI

Era agli arresti domiciliari e aveva due ore di libertà. Proprio in quel frangente è arrivato il brutto epilogo. Massimo Bochicchio, 56 anni, è morto domenica 19 giugno alle ore 11.30 circa a Roma.

In via Salaria con la sua moto Bmw si è schiantato violentemente contro un muro dell’aeroporto e il mezzo si è incendiato. Era noto come il broker dei vip ed è in corso il processo che lo vede accusato di truffe nei confronti di vari Vip.

Proprio in questa settimana è in programma un’udienza nella capitale. Diversi i capi di accusa nei suoi confronti. La principale attività finanziaria abusiva e riciclaggio internazionale. Il suo nome è legato soprattutto a personaggi del calcio dai quali prese soldi per fare degli investimenti importanti, ma senza dare più alcuna notizia.

È finito nel mirino della magistratura dopo che 34 persone lo hanno denunciato. Meno di un anno fa, nel luglio 2021,  Bochicchio viene arrestato dall’Interpol a Giacarta, in Indonesia, dopo aver trascorso un periodo tra tra Hong Kong e Singapore.

Accusato di aver truffato Conte e Lippi, chi era Bochicchio

Da calciatori ad allenatori passando per i procuratori. È lungo l’elenco delle persone note del pallone che hanno presentato denuncia nei suoi confronti per risarcimento.

Tra gli italiani i più noti sono il tecnico Antonio Conte e suo fratello Daniele ma anche Marcello Lippi, Ct della Nazionale campione del mondo nel 2006. Anche Patrice Evra, ex calciatore francese oggi allenatore, è nell’elenco come Stephan El Shaarawy della Roma.

Federico Pastorello e Luca Bascherini rientrano invece nella lista dei procuratori. Bochicchio ha avuto rapporti anche con personaggi fuori dallo sport come Raffaele Trombetta, ambasciatore italiano a Londra.

Nella capitale britannica il broker gestiva le società Kidman Asset Management e Tiber Capital. Tanti i guadagni e molti gli investimenti all’estero in tutto il mondo. Un provvedimento della magistratura gli aveva anche sequestrato enormi cifre, bene mobili e immobili. 70 milioni e euro e la casa a Cortina. Ora c’è da fare pienamente luce sulla morta, sulla dinamica e sulle causa, capire cose abbiamo provocato la fuoriuscita dalla strada, mentre parallelamente va avanti il processo per chi ha chiesto i risarcimenti.

 

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