Cartella esattoriale: non fare mai questi 3 errori altrimenti sono guai

Cartella esattoriale, quando viene recapitata non è mai un’esperienza piacevole: cosa bisogna fare quando si riceve

Cartella esattoriale
Cartella esattoriale (screen)

 

Paura, ansia: possono essere vari i sentimenti quando si riceve una cartella esattoriale e mai positivi. Non si tratta neanche di qualcosa di rado perché numeri alla mano le cartelle inviate ai contribuenti italiani sono più di quanto possano sembrare. Sono infatti milioni gli italiani che almeno una volta nella propria vita hanno avuto a che fare con una cartella.

L’importante è però non far prendere dalla disperazione e pensare che bisogna solo pagare senza pensarci due volte. È fondamentale sapere cosa fare, come comportarsi con l’Agenzia delle Entrate – Riscossione (ex Equitalia).

Innanzitutto bisogna capire cos’è una notifica della cartella esattoriale. A guardare bene ci rendiamo conto che più essere uno strumento a fare del contribuente. Infatti non bisogna mai rifiutare la notifica: il tal caso non potremmo più fare ricorso, quindi sarebbe controproducente.

C’è anche chi commette un altro errore, ossia non considerare la cartella, quindi non la paga e non la contesta. Scegliere la strada di non far nulla fa solo peggiorare la situazione con l’aumento di interessi e sanzion, fino all’esecuzione forzata. Pagarla o chiedere la rateizzazione all’Agenzia delle Entrate-Riscossione significa accettare la cartella, un’ammissione di colpa.

Cartella esattoriale, cosa bisogna fare alla ricezione

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Ciò che dunque va fatto è controllare da dove proviene l’atto, di cosa stiamo parlando, ossia se è un tributo, tassa o multa evasa perché è importnate ricorda che anche l’Agenzia si può sbagliare. Può darsi infatti, ad esempio, che la cartella contestata è già stata pagata. Secondo passo è verificare le notifiche che hanno preceduto la cartella. Esiste infatti la prescrizione che può portare all’annullamento della cartella se l’Agenzia prima di inviare la cartella non ha provveduto a informare il contribuente.

Altro passo fondamentale è controllare la cronistoria della cartella collegandosi al sito dell’Agenzia con le credenziali Spid, Cie e Cns. Venendo la cartella come è nata fino al momento dell’arrivo a casa può far luce sull’intera vicenda.

Chi invece non ha le credenziali per accedere ai servizi digitali della Pubblica amministrazione, può rivolgersi ai Caf, Patronati, ai commercialisti o alle organizzazioni che si occupano di dare assistenza fiscale ai cittadini.

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