Mance addio, anche i ristoratori vogliono salari più alti

Le mance sono obbligatorie nel Nord America, ma adesso i ristoratori chiedono che vengano eliminate a favore di salari più alti.

cameriere mance
foto pubblico dominio

Nel Nord America, la carenza di manodopera ha portato alcuni proprietari di ristoranti a chiedere una revisione del modo in cui il personale viene pagato. Di fatto, proprio come succede in Italia, sono tanti i giovani che ritengono non sia conveniente andare a lavorare a un salario basso nel mondo della ristorazione. La differenza col nostro Paese è che quei salari bassi erano “compensati” dalle mance obbligatorie. Ma di fronte alla crisi e al crollo degli avventori nei locali, sono scese pure le mance e dunque ora è difficile trovare manodopera specializzata.

Il caso delle mance obbligatorie: un sistema da riformare

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La domanda che oggi si pongono i ristoratori nel Nord America è dunque questa: è tempo di rinunciare alle mance a favore di salari più alti? A quanto pare, la risposta è affermativa e a testimoniarlo sono camerieri, ristoratori e anche clienti. Andiamo con ordine: in Canada, il salario minimo – del quale oggi si discute in Italia – è fissato poco sotto i 14 dollari l’ora. Di fatto, la paga di un cameriere è di pochissimo sopra la cifra del salario minimo. Nei giorni migliori, la quota di mance che si mettono da parte può arrivare a 80-100 dollari per tutto il personale, un po’ troppo poco.

Per tale ragione, sempre meno giovani scelgono di andare a lavorare nei ristoranti e i ristoratori stanno provando a correre ai ripari. Con la carenza di manodopera nel settore dell’ospitalità, alcuni proprietari di ristoranti chiedono una revisione del modo in cui il personale viene pagato e un allontanamento dai tradizionali modelli con cui il compenso viene somministrato. “Tutti meritano di essere pagati in modo equo, in modo trasparente”, viene osservato, facendo anche notare come la mancia obbligatoria sia un metodo tutto nordamericano.

E qui arriviamo ai consumatori, che spesso di tutto questo non sono nemmeno consapevoli. Molti clienti credono che la mancia sia solo una parte del conto. Non è assolutamente così e qualcuno è disposto anche a versare un’ulteriore quota della propria mancia, pur di non lasciare tanti ragazzi con salari davvero da fame. Secondo un rapporto del 2020 del Canadian Center for Policy Alternatives, un salario di sussistenza per qualcuno che vive a Charlottetown è stimato in $ 19,30 l’ora.

Ovvero circa 4-5 dollari in più rispetto a quanto prende un cameriere, che magari con la mancia a oggi può arrivare a 16 dollari. Insomma, la questione del lavoro giovanile non riguarda solo il nostro Paese e forse è il caso che da qualche parte arrivi il buon esempio. Il dibattito sulla necessità di eliminare le mance e pagare di più i camerieri sta intanto dividendo i ristoratori in Canada.

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