Il nuovo aggiornamento di Telegram: sono tutti impazziti

Il nuovo aggiornamento di Telegram crea qualche polemica tra i giganti della tecnologia ma il cambiamento sarebbe epocale

Telegram
Pixabay

Telegram contro Apple, nuova sfida. Si rinnova l’attacco con la prima che lancia accuse alla seconda. Quale sarebbe il problema? Un controllo delle app da pubblicare e dei relativi aggiornamenti ritenuto anche troppo macchinoso.

Tutto ciò causa una grande perdita economica. Questa è solo l’ultim attacco in ordine di tempo Pavel Durov rivolge al management californiano: “Apple ha impedito a Telegram di aggiornare le sue app per iOS a livello globale”, aveva detto già quatto anni fa.

Telegram è un’app importante, molto diffusa, e muove questo tipo di lamentale in merito all’approvazione delle nuove funzioni. Cosa succede per i piccoli sviluppatori? È la domanda di Durov che per l’ennesima volta, senza peli sulla lunga, punta in dito contro l’azienda della mela.

Il nuovo aggiornamento di Telegram: “Rivoluzione nei messaggi”

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Il processo di verifica lo definisce “oscuro” e questo rende impossibile la distribuzione di nuove versioni. “Per esempio – ha dichiarato – il nostro prossimo aggiornamento rivoluzionerà il modo in cui le persone si esprimono nel messaggi ed è stato bloccato dalla verifica Apple per due settimane”. Ciò che rende frustante la situazione è che non ci sarebbero state spiegazioni.

Dunque ritardi e perdira di soldi con l’aggiunta che Apple e Google chiedono una tassa del 30% per pagare, paraddosalmente, i revisori delle app.

Dunque una beffa nella beffa, un pagamento extra che causa ritardi e dunque fa perdere altri soldi per delle verifiche ritenute sospette. Le app quindi pagano per qualcosa che fa perdere altri soldi.

A inizio estate il CEO di Telegram aveva criticato Apple per i limiti imposti alle web app su iOS. L’accusa è grave e si pensa addirittura che Apple stia penalizzando volontariamente le web app. Un modo per costringere gli utenti a scaricare di più app native con le quali può addebitare la commissione del 30%.

Una guerra tra giganti della tecnologia che va avanti da tempo mentre gli utenti, ignari di cosa ci sia dietro le amate app, continuano a usarle giorno e notte, influenzando la vita di tutti noi.

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