Aperitivo a Fregene: il conto lascia senza parole, sono 750 euro

Aperitivo a Fregene, prezzo shock: incredibile quanto successo in un noto locale del litorale laziale. Parte la denuncia

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Sono mesi che le previsioni dicono che l’estate sarebbe stata più cara. Voli e treni più costosi così come ombrelloni e sdraio in spiaggia. Tutti abbiamo notato che i prezzi sono aumentati, in alcuni casi addirittura raddoppiati, dai generi alimentari che compriamo ogni giorno ai prodotti di svago.

Se vogliamo fare una cena fuori ci pensiamo bene due volte e abbiamo ridotto i consumi di tante cose. Insomma, spendiamo solo lo stretto necessario. Ma il necessario può essere anche vedere un amico per qualche ora, proprio per cercare di staccare la spina dai problemi.

In alcune attività, però, svagarsi per un po’ riporta subito alla mente i problemi economici e i rincari diffusi. È quanto successo ad esempio a un gruppo di amici che ha deciso di consumare un aperitivo al Sangito, noto logale di Fregene, sul litorale laziale.

Aperitivo a Fregene, perché è costato così tanto

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Gli avventori hanno ricevuto un conto decisamente salato: totale 753 euro. È vero che la comitiva era molto folta, ma sono rimasti comunque a bocca aperta. Il gruppo era composto da 21 persone che pare abbiano gustano un aperitivo davvero ben fatto ma il conto è stato comunque troppo alto.

Ma com’è possibile un conto del genere? Anche se l’aperitivo era ricco, non era una cena (quanto sarebbe costato invece questa?) I partecipanti, tutti tra i 30 e i 50 anni, hanno notato che ciò che ha fatto salire il conto finale era il coperto.

In pratica solo per sedersi hanno dovuto pagare 25 euro a testa e solo ciò ha portato la base del consto a 525 euro. Bibite e stuzzichini, quindi la vera consumazione, hanno fatto il resto.

Ma non tutti hanno pagato tra le proteste. Qualcuno è andato oltre e ha deciso di contattare l’Associazione Giustitalia che ha tra le prerogative far rispettare il Codice del Consumo. L’organizzazione presenterà un esposto alla Procura della Repubblica, ipotizzando che possano esserci i termini per l’accusa di truffa.

Sarà fatta una denuncia anche alle autorità amministrative competenti per chiedere la revoca della concessione allo stabilimento balneare.

Una storia purtroppo simile a tante altre. Durante i mesi estivi non è la prima volta che sentiamo di vicende del genere, da Nord a Sud.

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