Assegno Unico, novità 2023: sarà automatico per milioni di italiani

Assegno Unico, novità 2023: diverse saranno le modalità di erogazione ma anche gli importi: tutto quello che c’è da sapere

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foto BonificoBancario.it

Un 2023 ricco di novità per le famiglie che da quest’anno hanno beneficiato dell’Assegno Unico, lo strumento che ha sostituito le tante misure a sostegno dei redditi esistenti in precedenza. Oltre ai vari bonus, prima c’erano anche diverse detrazioni fiscali per i figli a carico. Da marzo scorso invece l’Inps eroga direttamente assegni.

Così come le pensioni hanno una rivalutazione, la stessa cosa avviene per l’Assegno unico e cambieranno gli importi dal 1 gennaio in base al costo della vita. L’Istat ha rilevato che ad agosto si è attestato all’8.1%.

Attualmente per avere l’importo massimo mensile (attestato a 175 euro a figlio), bisogna avere un Isee di massimo 15mila euro: da nuovo anno si passerà a 16.200 euro. L’ultima soglia Isee per avere l’Assegno, invece, da 40mila salirà a 43.200 euro.

Con l’adeguamento dunque i 175 euro mensili dovrebbero passare a 189 euro, 14 in più. Chi invece ottiene il minimo, ossia 50 euro al mese come chi ha un Isee oltre i 40mila euro o non allega l’Indicatore nella domanda, dovrebbe percepire 54 euro.

Assegno Unico: sarà automatico

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Per quanto riguarda la modalità di erogazione, chi ha già usufruito dell’Assegno quest’anno (oltre 5 milioni di famiglie) per il prossimo non dovrà fare la domanda: l’Inps erogherà il servizio in modo automatico. Bisognerà però segnalare eventuali cambiamenti come un nuovo valore Isee, la nascita di un altro figlio o il compimento dei 22 anni di un membro del nucleo. Ricordiamo infatti che l’erogazione vale per i figli a carico dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni.

Sono in tanti a chiedersi se l’Assegno può essere percepito anche dai cittadini italiani residenti all’esterno. L’Inps attraverso una nota ha chiarito che i residenti al di fuori dei confini nazionali sono esclusi dalla lista dei beneficiari.

Come abbiamo visto gli aumenti non sono grandissimi ma vista la condizione economica in cui versano milioni di italiani e l’inflazione che non accenna ad attenuarsi, anche solo 14 euro in più al mese sono un grande contributo per chi ogni giorno affronta spese esose per crescere i propri figli.

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