Invalidità e legge 104, nel 2023 cambia tutto: ecco quello che devi sapere

Invalidità e Legge 104, quali sono le modifiche che verranno apportate il prossimo anno: ci sono anche le direttive europee da rispettare

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Il 2023 porterà tante novità dal punto di vista economico e fiscale. Uno dei motivi è che il nuovo governo di Giorgia Meoni proporrà quasi certamente delle nuove ricette, magari inserite nella Legge di Bilancio da approvare entro la fine dell’anno.

Altro fattore da considerare è il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con i soldi Recovery Plan. Potrebbero esserci anche novità sulle misure per gli invalidi con la Legge 104, l’accompagnamento, le relative pensioni e i permessi per i parenti che beneficiano.

Uno dei problemi della Legge 104 (ma non solo) è la troppa burocrazia, tipica palla al piede per le procedure italiane. Vediamo prima infatti come si fa ad ottenere le agevolazioni della legge.

Invalidità e legge 104: come si ottengono i benefici previsti

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Innanzitutto si va dal proprio medico curante per ottenere il modello SS3, in pratica il certificato medico di disabilità. Il medico telematicamente lo deve presentare e con la ricevuta di avvenuta presentazione, il soggetto interessato ha 60 giorni di tempo per andare a un Caf a presentare la domanda.

Successivamente si passa per la convocazione a visita da parte della Commissione Medica per le Invalidità Civili dell’ASL competente. La commissione medica redige un verbale che poi il disabile riceva a casa. Se viene riconosciuto il 100% di invalidità, lui o un parente ha diritto ai benefici della 104. L’interessato deve poi inviare la copia del verbale al datore di lavoro.

Come potrebbe cambiare

La novità dal 2023 deve essere proprio la burocrazia da snellire. Si vogliono rendere più brevi i tempi di rilascio del verbale. Inoltre, considerando alcune direttive UE è probabile che dal 2023 si passerà alla pluralità dei soggetti che possono beneficiare dei permessi per uno stesso invalido.

La Consulta più di una volta ha sottolineato come siano abbastanza insufficienti per una vita dignitosa gli assegni delle pensioni di invalidità. Come per le pensioni ordinarie a causa della rivalutazione su base dell’inflazione, nei prossimi mesi gli assegni saranno più elevati ma ci si aspetta che possano salire per legge gli importi base minimi.

Vediamo quali sono le cifre mensili che i disabili percepiscono per ognuna delle prestazioni assistenziali previste:

291,98 euro al mese pensione di invalidità;
525,17 euro indennità di accompagnamento;
291,98 euro indennità di frequenza;
215,35 euro assegno invalidità ciechi parziali;
315,45 euro assegno invalidità ciechi totali.

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