Bolletta del gas a 3 euro: non sembra possibile ma è realtà

Bolletta del gas a 3 euro, una tariffa ai ribasso mentre sono in arrivo le stangate: com’è possibile e dov’è successo

Bolletta gas 3 euro
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Una bollette del gas di soli 3 euro. Un sogno per tanti in un periodo di rincari energetici e inflazione alle stelle, ma anche una realtà. Non si tratta dunque di utopia e questa storia è la dimostrazione che quanto si investe seriamente e con lungimiranza sulle energie alternative, non ne beneficia solo il pianeta ma anche il nostro portafoglio.

Chi ha ricevuto questa bolletta così bassa, precisamente 3,57 euro, è Bruno Simili, vicedirettore della rivista Il Mulino, intervistato dall’edizione bolognese del Corriere della Sera. Ha spiegato che si tratta di un conguaglio. Ma perché una tariffa così bassa? “Merito del solare termico e dell’impianto fotovoltaico sui quali ha investito tempo fa”.

Ma l’investimento l’ha fatto anche il Comune bolognese dove vive, Monte San Pietro, attendo alle questioni energetiche e che ha dato degli incentivi ai cittadini. Lo stesso Simili ammette che farlo in un paese (Monte San Pietro conta circa 10mila abitanti) è più facile rispetto a una grande città dove sono molto di più i condomìni.

Bolletta gas 3 euro: i motivi

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Oggi molti sono spaventati dall’investimento dell’energia alternativa, ma con il tempo il risparmio è assicurato. Il vicedirettore il solare termico l’ha installato circa dieci anni fa mentre il fotovoltaico quattro. Il costo “qualche migliaio d’euro”, ha detto, una cifra definita ragionevole, non come un’auto elettrica che costa ancora troppo.

Si potrebbe avere il dubbio che la bolletta del gas è così bassa perché d’estate si consuma di meno. Spiega che durante la stagione calda la caldaia non si attiva, “uso il gas solo per la cucina” con l’impianto fotovoltaico che produce tanto a maggio e giugno. Non mancano però le critiche al sistema delle questioni energetiche dove c’è troppa burocrazia e “i progetti fermi sono tantissimi”.

Una prova che l’alternativa funziona e fa risparmiare, ma che c’è anche tanto da fare per sbloccare i progetti. È necessario che lo Stato dia sempre più fondi ai progetti e metta nero su bianco leggi che consentano un rapido ed efficiente funzionamento. Fondi da destinare anche agli enti locali. Insomma, è fondamentale che ci sia un cambio di visione e non pensare solo che si tratta di spese, ma investimenti essenziali nei tempi del cambiamento climatico e di crisi economica.

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