Cartelle esattoriali, la Meloni mantiene la parola: cosa accadrà

La leader di Fratelli d’Italia, come affermato in campagna elettorale, forse effettuerà davvero delle sostanziali modifiche.

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(Facebook)

Le elezioni politiche che si sono tenute lo scorso 25 settembre, come abbiamo visto, hanno assolutamente premiato la coalizione di centrodestra, capitanata, per l’appunto, dal partito di Fratelli d’Italia.

In effetti, c’è chi parla di vincita a furor di popolo per Giorgia Meloni che, dopo una lunga campagna elettorale, è riuscita a mettere al tappeto gli altri forti avversari.

Comunque sia, tra soddisfatti e insoddisfatti, la democrazia ha fatto il suo corso, e intanto fervono i preparativi, e perché no?, la curiosità, per la squadra di governo che prenderà il posto di quella precedente.

In effetti, peraltro, tanti sono stati i punti del programma elettorale che ha mostrato la Meloni prima che gli italiani fossero chiamati alle urne.

Non potremmo, perciò, riassumere in poche righe ogni argomento che peraltro si è dimostrato assolutamente vincente agli occhi del Bel Paese che quindi, ha creduto nel progetto di Fdl.

Nell’Italia che sogna Meloni, però, come è stato ripetuto spesso, non ci sono semplici cittadini, bensì dei veri e propri patrioti, ma, al contrario, non ci sarebbe il chiacchieratissimo Reddito di cittadinanza.

Infatti, a quanto pare, la suddetta misura potrebbe davvero subire dei sostanziali cambiamenti.

Comunque sia, almeno, soffermiamoci su di una grandiosa promessa che Meloni ha fatto, a più riprese, proprio durante i suoi numerosi recenti comizi.

Ci stiamo riferendo, per l’appunto, alla conclamata riforma fiscale che prevede il condono delle cartelle esattoriali.

Così, coloro che, per qualsiasi ragione, nel corso del tempo, hanno inanellato dei debiti con il Fisco, potrebbero, in tal senso, avere una buona notizia.

Il possibile provvedimento

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In particolare, come previsto, lo sconto sarebbe addirittura dell’80 per cento, e, di conseguenza, il debitore si troverà a pagare soltanto il 20 per cento di ciò che deve allo Stato.

E, nella fattispecie, la disposizione è valida per le cartelle che non superano il valore di 3 mila euro.

Comunque sia, non manca nemmeno una modifica per quanto riguarda quelle che possiedono una cifra più elevata.

In effetti, in quel caso, verrà data la possibilità di eseguire una rateazione di dieci anni. La rottamazione, però, prevede, in aggiunta, il cosiddetto ʻsaldo e stralcioʼ per gli importi inferiori ai 1000 euro.

In definitiva, però, una conferma di questi provvedimenti la si avrà soltanto in seguito all’insediamento del nuovo esecutivo.

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