Controllo contanti, si possono prelevare 2.000€ al bancomat?

Controllo contanti, nuove modalità di verifiche per contrastare l’evasione fiscale e il riciclaggio: cosa si può fare e cosa è proibito

conto corrente
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Una sorta di “super anagrafe dei conti correnti” come la chiama Lanotizia.it dove si riporta che il Fisco sta attenzionando ancora di più il prelievo dei contanti per combattere l’evasione fiscale. L’ultimo colpo sferrato in tal senso è la legge che dal 30 giugno scorso obbliga i commercianti e i professionisti ad accettare i pagamenti con il Pos se il cliente lo desidera: pena una multa di 30 euro più il 4% della cifra che si sarebbe dovuta pagare.

Tutti possiamo prelevare dal conto corrente e contanti nella stragrande maggioranza dei casi vanno a riempire il mercato del nero, dell’evasione e delle transazioni senza ricevuta. Ma come si può controllare quanto e quando preleviamo? Il sistema che si vorrebbe introdurre, e che in un certo qual modo già ora può far scattare dei sospetti, è quando ci sono prelievi troppo ravvicinati nel tempo o troppo pochi rispetto alla tipologia di vita e di lavoro di una determinata persona. Quando si verificano casi di uno dei due estremi, l’Agenzia delle Entrate potrebbe accendere i riflettori e attenzionare il soggetto con maggiori controlli.

Controllo contanti, c’è un limite per i contanti?

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Come ricorda invece Liberoquotidiano, se in un mese si prelevano più di 10mia euro, anche se non nella stessa soluzione allo sportello, l’addetto allo sportello può chiedere al cliente per quale motivo ritira una cifra e così alta e cosa deve fare di quei soldi. La direzione deve essere informata così come la Uif, l’Unità di Informazione Finanziaria, la quale può decidere se procedere o meno a ulteriori controlli.

Inoltre bisogna ricordarsi che esiste un tetto per i pagamenti in contati. Fino al 31 dicembre 2022 si possono usare i contanti fino a 2mila euro (ovviamente ricevendo in cambio una fattura, altrimenti si tratterebbe di una vendita a nero). Dal 1 gennaio 2023, il tetto sarà di 1.000 euro. Oltre queste cifre è necessario effettuare transazioni con la carta di debito, credito, bonifico bancario o assegno.

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