Furbetti del POS, provincia da record: quante multe

Una situazione assolutamente incredibile quella che di recente si è riscontrata in una determinata zona d’Italia.

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(Pexels)

Da poco tempo a questa parte, come ricordiamo, il Governo italiano ha deciso di mettere dei paletti per l’acquisto di prodotti in contanti.

La soglia, per la verità, non è sempre stata la stessa. Infatti, la cifra permessa, nel corso del tempo, è stata leggermente modificata, e, al giorno d’oggi, è confermata quella di 2 mila euro fino al prossimo 31 dicembre.

Una condizione che dovrebbe servire, per l’appunto, a combattere in maniera decisa principalmente l’evasione fiscale e il riciclaggio.

Per questo motivo, quindi, dallo scorso 30 giugno, i commercianti, secondo la legge, non possono non accettare i pagamenti con la carta. Certo, diciamo che per gli avventori potrebbe anche essere un vantaggio.

In effetti, è sicuramente più comodo e veloce concludere un acquisto con la carta, piuttosto che andare alla ricerca della moneta perduta. Insomma, si tratta di un programma che fa bene al Paese e che permette di evitare di fare di frequente prelievi.

Comunque sia, a pensarla diversamente, d’altra parte, sembrano essere una moltitudine di commerciati che si trovano nel Riminese. E, per dirla tutta, in più occasioni, è dovuta intervenire la Guardia di Finanza per risolvere il problema.

Secondo quanto viene riportato, quindi, le Fiamme gialle avrebbero effettuato all’incirca una trentina di controlli, e ben quindici punti vendita si sono accaparrati la sanzione di 30 euro, oltre il 4 per cento dell’importo della spesa.

Gli altri controlli della Guardia di Finanza

Tante, infatti, le segnalazioni da parte dei clienti che si sono visti rifiutare la carta nel momento in cui dovevano pagare.

Insomma, nei pressi di Rimini l’estate scorsa è stata calda in tutti sensi, poiché i determinati finanzieri hanno anche scovato un centinaio di negozianti che, seppur avessero emesso scontrini, non avevano dichiarato i loro guadagni all’Agenzia delle entrate.

Ma non solo, sempre in questa zona d’Italia, gli agenti preposti si sono trovati a dover sequestrare molti prodotti contraffatti e a fermare diversi lavoratori irregolari all’interno di ristoranti e hotel.

Come se non bastasse, dopo i suddetti numerosi controlli, la Guardia di Finanza ha persino denunciato circa una ventina di persone per spaccio di droga. Insomma, tutti i furbi del quartiere se la sono veramente vista brutta.

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