Governo Meloni, decreto Aiuti: prima le bollette

Priorità del governo Meloni rimarranno gli interventi statali di aiuti ai cittadini, dopo il Decreto aiuti bis e ter se ne prepara un quarto.

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(Instagram)

In tempo di crisi economica ed energetica il Governo sta stanziando milioni di euro ai cittadini, sotto forma di bonus una tantum che possano alleggerire i costi sulle loro tasche. Dopo le elezioni del 25 settembre, la coalizione di centrodestra si prepara a definire un nuovo Governo, ma le intenzioni non cambieranno. La priorità rimane la gestione del caro-bollette e dei carburanti, tanto che si prevede una quarta “edizione” del decreto aiuti bis e ter.

Le proposte per il quarto decreto della serie aiuti sono state avanzate da colui che si appresta a diventare il nuovo Ministro dell’economia: Giancarlo Giorgetti. Tra queste vi è l’idea di un nuovo bonus da 150 euro da versare per alcune categorie di lavoratori. Poi il credito di imposta per le imprese: previsto al 40% per gli energivori e al 30% per imprese di dimensioni ridotte che impiegano energia elettrica con una potenza dai 4,5 kilowatt in su.

Le misure più probabili per gestire la crisi economica

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Ci sarà poi da prendere in considerazione il problema del caro-carburanti, i cui prezzi hanno cominciato a riaumentare già in questi giorni. L’intenzione è quella di prorogare fino a fine anno (e forse fino a gennaio 2023) il taglio di 30 centesimi al litro sulle accise. Ma da dove verranno presi i fondi per far fronte a queste manovre di bilancio?

Un primo bacino di fondi disponibile ammonta a 10 miliardi di euro ed è quello lasciato dal governo Draghi. In secondo luogo si potranno usare i fondi strutturali europei 2014-2020 che, ad oggi, non sono stati ancora spesi. Le stime parlano tuttavia di somme molto ingenti per attuare le manovre più probabili sopra elencati.

Il costo principale è costituito dal rinnovo dei crediti di imposta, poi ci sarà da considerare quello previsto per il taglio del cuneo fiscale del 2%. In poche parole, il probabile futuro Ministro dell’economia dovrà prendere in mano una situazione rischiosa e delicata.

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