Caffè al bar pagato col POS: così chiude tutto

Ultimamente, come sappiamo, il Governo ha voluto mettere un obbligo che forse però sta incidendo sui guadagni delle imprese.

caffè bar pos
(Pexels)

Come sappiamo, da poco tempo a questa parte, il Governo ha cercato di mettere alcuni paletti con lo scopo precipuo di combattere l’evasione fiscale e il riciclaggio.

Questo obiettivo, quindi, ha portato anche a un preciso obbligo per i commercianti. Ci stiamo riferendo al fatto, per l’appunto, che i negozianti devono poter consentire ai clienti di pagare con il POS anche quando la cifra è irrisoria.

Nel caso che, quindi, ciò non venisse consentito, i negozianti sono passibili di una multa pari al 30 per cento, oltre al 4 per cento del valore della transazione negata.

Non è stata, però, sempre rispettato in maniera ligia questa misura. Lo abbiamo visto, per esempio, in una certa zona d’Italia nella quale è dovuta intervenire la Guardia di Finanza.

D’altro canto, questo provvedimento agli avventori risulta anche piuttosto comodo, dato che, persino per un semplice caffè, possono dimenticarsi di andare alla ricerca della monetina perduta e pagare tranquillamente con una carta di debito, di credito o una prepagata.

Tuttavia, tale situazione, al momento, è stata contestata da Fipe-Confcommercio che, per esteso, si tratta della Federazione Italiana Pubblici Esercizi. A tal proposito, infatti, è intervenuto il vicepresidente Aldo Cursano.

La proposta di Fipe-Confcommercio

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Il sopracitato, quindi, ha affermato che questi micro-pagamenti possono portare un esercizio commerciale a lavorare in perdita.

Insomma, a suo avviso, bisognerebbe eliminare questo obbligo almeno per quanto riguarda le cifre più basse. Un’altra proposta, inoltre, sarebbe quella di azzerare le commissioni per almeno la somma di 25 euro.

Così, Cusano ha continuato, affermando che questa condizione appare come una forzatura che va a incidere pesantemente sui guadagni di un’impresa.

Ha, viceversa, considerato una buona idea quella dell’agenzia delle Dogane e dei Monopoli. In effetti, la stessa ha escluso da tale obbligo i tabaccai per quanto riguarda le sigarette e i valori bollati.

Questa decisione, però, dovrebbe quindi essere presa anche per i micro-pagamenti con lo scopo principale, quindi, di venire incontro alle attività che, al contrario, potrebbero veramente accusare un colpo non da poco.

Che dire, si vedrà, perciò, se questa considerazione verrà considerata valida da coloro che, per l’appunto, hanno il potere di metterla in pratica.

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