Fatture false ed evasione fiscale: accuse al manager del calcio

Fatture false ed evasione fiscale: nei guai un uomo attivo nello sport più popolare con milioni sottratti allo Stato

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Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma ha denunciato un noto imprenditore attivo nel mondo del calcio. La contestazione della magistratura è aver emesso fatture per operazioni inesistenti e di non aver pagato l’Iva. C’è anche l’omesso versamento di ritenute fiscali e di contributi previdenziali e assistenziali.

Un sistema che non riguarda solo la capitale e dintorni ma un  meccanismo su scala nazionale. Non si esclude dunque che l’inchiesta potrebbe allargarsi, coinvolgendo altre persone con contestazioni di diversi reati. Non è la prima volta che il manager finisce nelle carte di un’inchiesta giudiziaria, anche se dov’è stata riportata la notizia, il nome resta ignoto. Già in passato è stato destinatario di misure cautelari nell’ambito di indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma.

Le indagini sono condotte dalla Compagnia di Velletri e riguardano l’attività di quattro società di capitali facenti parte di un contesto societario molto ampio con una somministrazione illecita di personale.

Fatture false ed evasione fiscale: il sistema scoperto dalla magistratura

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Un affare che avrebbe prodotto milioni di euro che faceva leva su operai con i quali venivano stipulati contratti di appalto illeciti. I dipendenti hanno dunque fornito manodopera a centinaia di imprese e sarebbero state violate norme fiscali, previdenziali e contributive. Insomma, le accuse sono di aver calpestato i diritti dei lavoratori sottraendo tasse allo Stato. Soldi che chi ha architettato il giro di affari ha intascato togliendoli al futuro degli operai e dalle loro pensioni.

Gli omessi versamenti dell’Iva si possono quantificare in 27 milioni di euro mentre i mancati versamenti contributivi dell’Inps sarebbero per oltre 61 milioni di euro.

L’Autorità giudiziaria ha chiesto il fallimento delle imprese coinvolte e la nomina di un amministratore giudiziario a tutela delle quote societarie. Ancora un caso dunque che dimostra come dove girano tanti soldi (e il calcio è una delle aziende più grandi in Italia), vigile deve essere l’occhio delle autorità competenti.

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