Conviene investire in Banca o alle Poste? La cifra perfetta

Se si possiede un discreto capitale, ecco in quali prodotti finanziari investire al meglio e per quanti anni. Qual è la scelta migliore

investire in banca o alle poste
Investimenti (Foto Adobe)

Nel complesso, esistono diverse forme di gestione del risparmio. Non esistono buone o cattive forme, bensì differenti modalità a seconda del profilo del risparmiatore, delle sue esigenze e naturalmente dell’entità del credito che vuole valorizzare. Senza dimenticare l’essenziale fattore tempo. Di appositi prodotti finanziari, gli istituti di credito ne mettono a disposizione a decine.

Certo, in qualità di titolare di una giacenza, occorre decidere la quantità della somma da movimentare; scegliere, appunto, se gestirla o movimentarla, valorizzarla con un investimento a basso o ad alto rischio, a breve o a lungo termine. Tali valutazioni vanno proposte anche rispetto al fatto se ci si immagina come unici eredi o meno dei vantaggi delle attuali iniziative.

Conviene investire in Banca o alle Poste? I migliori tassi dopo un anno di vincolo

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A volte, se si vogliono sfruttare tutti i vantaggi di un buon investimento occorre non tardare le scelte per non essere investiti dall’ondivaga bipolarità del mercato.  Al contrario, proprio per allontanarsi dai rischi immediati, è necessaria una scelta a medio-lungo termine. Ecco a quali esiti si va incontro con le due principali tipologie di scelte: banche o Poste Italiane?

La durata presa in considerazione come esempio è quella di 12 mesi. In un solo anno, il libretto postale Smart, in ordine all’offerta Supersmart, propone un tasso di interesse lordo a scadenza equivalente all’1,50 per cento. E ciò grazie al recente rialzo dei rendimenti dei buoni fruttiferi. Garanzia dello Stato e tassazione agevolata sul capitale del 12,50 per cento inclusi.

Insomma, con un capitale di 4 mila euro, la rendita maturata è pari a 44 euro. È vantaggioso anche un conto deposito vincolato o semivincolato, con l’imposta di bollo uguale al 2 per mille del capitale versato, ma la tassazione è al 26 per cento, più onerosa senza la garanzia statale del prodotto. Al contrario un conto deposito come quello della banca olandese ING, offre un tasso lordo annuo al 2,50 per cento (1,85 in effettivo). Analogo anche il tasso, con conto vincolato per 12 mesi, di Conto Arancio, purché sia accreditata sul nuovo conto corrente stipendio o pensione. Conveniente anche il deposito di Banca Aidexa, con la possibilità di essere cointestato, anziché che con un’unica intestazione, come nelle precedenti proposte.

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