Bonus INPS in automatico: bisognerà attendere solo l’rogazione da parte dell’Istituto di Previdenza per questo mese
In questo mese molti contribuenti dovranno ricevere il bonus 150 euro. La misura, inserita nel Decreto aiuti ter – l’ultimo provvedimento anticrisi del governo Draghi – è sulla stessa falsariga del primo decreto aiuti di maggio che aveva previsto 200 euro.
Se per la cifra più alta il requisito era aver guadagnato meno di 35mila euro nel 2021, per i 150 euro la soglia si fermava a 20mila euro. Ragion per cui chi ha avuto uno reddito annuo al di sotto di questa cifra, ha ottenuto entrambi gli aiuti.
Il sistema di erogazione non è stato uguale per tutte le categorie. I pensionati e i dipendenti pubblici si sono ritrovati il bonus una tantum direttamente in busta paga. I lavoratori privati, invece, hanno dovuto compilare un’autodichiarazione da rilasciare al proprio datore di lavoro. In essa hanno firmato di essere in possesso dei requisiti previsti dalla legge e di non ricevere il compenso anche da altri datori (in caso di più contratti).
Ciò significa che il personale scolastico, in quando dipendente pubblico, non dovrà presentare nessun documento. Chi rientra nei requisiti, ricevere i soldi automaticamente sulla busta paga di novembre.
Bonus INPS in automatico per docenti e collaboratori scolastici
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
- Giorgia Meloni ferma i bonus: “Sono uno spreco”
- Bonus INPS con o senza ISEE: impara a scegliere
- Cedolino INPS: quando vedremo nuovi aumenti di pensione
C’era infatti due dubbi scaturiti dopo la pubblicazione della circolare Inps n. 116 del 17 ottobre 2022, con cui l’istituto aveva fornito le istruzioni per accedere all’indennità una tantum di importo pari a 150 euro in favore dei lavoratori dipendenti, prevista dall’articolo 18 del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144.
In particolare il bonus spetta a chi ha una retribuzione imponibile del mese di novembre non superiore a 1.538 euro. Ricordiamo che nella valutazione del tetto della retribuzione vanno considerate anche le somme che eventualmente sono escluse da imposizione contributiva per il superamento del massimale annuo o che beneficiano della riduzione contributiva prevista dell’articolo 55 del decreto-legge n. 50/2017.
Il comma 2 del medesimo articolo 18 della legge prevede che l’indennità è riconosciuta anche nei casi in cui il lavoratore abbia una copertura di contribuzione figurativa integrale dall’Inps.
Quindi riceverà i soldi anche se la retribuzione risulti azzerata in virtù di eventi tutelati (come ad esempio la CIGO/CIGS), purché ci sia il rispetto del limite di 1.538 euro.