Un vertiginoso aumento dei prezzi sta interessando qualsiasi aspetto della nostra vita, anche quando si tratta dei costi di gestione del conto corrente.
![Aumento costi gestione conto corrente](https://www.bonificobancario.it/wp-content/uploads/2022/11/Conti.jpeg)
L’aumento dei costi dovuto alla crisi economica ed energetica sta interessando qualsiasi aspetto della nostra vita, non ultime anche le spese di gestione domestica quotidiane. Tra queste rientrano anche i costi per la gestione del proprio conto di risparmio, che nell’ultimo anno hanno subito un aumento ulteriore rispetto a quello già registrato anche nel 2020 e 2021.
Gestire un conto corrente ordinario costa in media circa 95 euro l’anno, mentre per quanto riguarda i conti online le spese scendono drasticamente, attestandosi attorno ai 25 euro. Ciononostante, in entrambi i casi si sono registrati degli aumenti: + 3,8 euro rispetto al 2020 per i conti tradizionali e + 2,8 euro per quelli online. Il trend ascendente è dovuto principalmente alle spese di emissione e gestione delle carte di pagamento.
Le associazioni dei consumatori intervengono contro l’aumento dei prezzi
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In particolare, oltre ai costi di emissione delle carte, bisogna considerare anche quelli variabili. Relativi ad esempio ai costi per bonifici, prelievi o ricariche su carte. La gestione di un conto online è nettamente più economica, ma anche in questo caso si registra un aumento costante dei costi che va a gravare sulle tasche dei risparmiatori.
Come afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, la preoccupazione principale è “il rincaro delle spese fisse cresciute di 2,8 euro nel 2021 e 4,3 euro nel 2020, costi che gravano indiscriminatamente anche su chi ha una bassa operatività e fa un basso numero di operazioni“. Sulla questione sono poi intervenute diverse associazioni a tutela dei diritti dei consumatori, mettendo in evidenza la generale crisi di banche e atm che l’Italia sta affrontando.
Dato l’aumento dei costi assicurativi per gli sportelli bancomat, sono sempre più numerosi gli atm che annualmente vengono chiusi (in media 600). La conseguenza è che molti clienti sono costretti a prelevare denaro anche da sportelli di istituti di credito diversi dal proprio. I costi per il prelievo fuori filiale possono arrivare anche a 3 euro a operazione con una media di attestazione sui 2 euro.