Stipendio pignorato: c’è un modo per evitarlo

Stipendio pignorato, cosa si può fare e quali sono i diritti a cui appellarsi per il soggetto che riceve questo provvedimento

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Un atto di pignoramento è quando un bene di proprietà di un debitore viene sottoposto a un vincolo su richiesta di chi deve ricevere i soldi.

Con la Legge di Bilancio ora in vigore, quella del 2022 realizzata lo scorso anno, sono state introdotto novità sul pignoramento dello stipendio o della pensione.

Ad essere modificato sono stati soprattutto i tempi. In caso di debiti verso la pubblica amministrazione, il creditore può procedere nei confronti del debitore già dopo la mancata risposta alla prima intimazione di pagamento, attaccando direttamente lo stipendio.

Ovviamente affinché ciò avvenga deve esserci prima un titolo esecutivo a seguito di un procedimento giudiziario che spesso consiste in un precedente provvedimento giudiziale come una sentenza o un decreto ingiuntivo. La fase burocratica è complessa.

Dopo aver ottenuto questo titolo il creditore deve inviare un’intimidazione di pagamento da soddisfare entro dieci giorni. Se il debitore non procede si può avviare l’esecuzione forzata.

Stipendio pignorato: come contestare il provvedimento

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Il debitore può opporsi alla procedura esecutiva, contestando il pignoramento se ritenuto illegittimo. Come ben sa un avvocato del settore, esistono due tipi di contestazione: l’opposizione all’esecuzione e l’opposizione agli atti esecutivi.

Nel primo caso il debitore a modo di contestare il diritto del creditore a procedere all’esecuzione forzata. Con il secondo tipo di opposizione, invece, si mette in discussione la regolarità formale del titolo e del precetto.

È anche possibile chiedere al giudice la sospensione dell’efficacia esecutiva del titolo così come si può avanzare richiesta affinché la procedura esecutiva sia sospesa e tale resterà fino a quando non andrà avanti la decisione definitiva. Non tutti però possono chiedere la sospensione. È necessario mostrare al giudice la presenza di gravi motivi. Questo aspetto viene però valutato in volta in volta per ogni udienza dal giudice che si occupa della decisione.

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