Stipendio: la grave denuncia di un’operatrice sanitaria

Si tratta di una condizione che sta creando forti disagi per tutti coloro che, al momento, ricoprono un certo ruolo professionale.

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(Adobe)

Lo sappiamo tutti, ormai, che quello che stiamo attraverso è un momento storico che sta attanagliando una grossa fetta di popolazione italiana.

A seguito della forte crisi economica, infatti, numerosi cittadini faticano ad arrivare a fine mese e alle volte sono costretti a effettuare dei tagli sulle spese per potere andare avanti.

Per non parlare, poi, di quei nuclei familiari composti da più componenti che devono, perciò, mantenere i figli in qualche modo e che possono permettersi dunque soltanto il necessario.

Il Governo, a tal proposito, ha comunque cercato, negli ultimi tempi, di venire in contro almeno ai più bisognosi, erogando, per l’appunto, i cosiddetti bonus a beneficio di coloro che non raggiungono una determinata soglia di reddito.

Fatto sta che ci sono quelli che, nonostante tutto, si trovano in una condizione di precarietà e di difficoltà dura da risolvere. Proprio per questo motivo, anche chi, per ora, possiede un’occupazione molto spesso lamenta un disagio che, a quanto pare, non è preso in considerazione.

La situazione difficile delle OSS

A questo punto, perciò, vorremmo riportare ciò che è stato raccontato di recente da una donna che lavora in qualità di OSS, in altre parole, come operatore socio sanitario.

La persona in questione, quindi, risponde al nome di Eleonora Massucco e presta servizio nell’ambito oculistico in una ASL in quello che viene definito come reparto leggero. I suoi turni di lavoro prevedono circa sette ore al giorno, esclusi il sabato e la domenica.

Ciò che Eleonora ha voluto sottolineare è che la Legge Lorenzin, in precedenza, avrebbe voluto inquadrare questa figura all’interno dell’area C. Tuttavia, la proposta in questione non è mai stata veramente ascoltata, e per questa ragione, le OSS sono ancora nell’area BS.

Si tratta, perciò, di una collocazione errata che, stando alle parole della lavoratrice, non si confà in maniera adeguata con le mansioni che svolge quotidianamente.

Eleonora, quindi, ha speso parole aspre per questa situazione, affermando che lo Stato starebbe lucrando sul personale di siffatta tipologia, non riconoscendo, peraltro, gli scatti che gli spetterebbero.

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Inoltre, le tasse, a quanto sembra, sono decisamente pesanti e la tredicesima, per giunta, verrà posta insieme con lo stipendio. Insomma, a detta sua, non sono serviti nemmeno le dichiarazioni dei sindacati.

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