350 Euro in Busta Paga: ecco a chi spettano

Un nuovo bonus da 350 euro è in arrivo a supporto dei cittadini, ma stavolta è dedicato solo ai lavoratori di settori ben specifici.

Bonus 350 euro lavoratori settore terziario grande distribuzione
(Adobe)

Come fronteggiare la grave crisi economica ed energetica che stiamo vivendo? Oltre a risparmiare in casa, ad esempio tenendo i termosifoni accesi per meno tempo o cercando offerte per la spesa nei supermercati, un altro modo è sicuramente quello di accedere ai tanti bonus statali. Prima con il Decreto aiuti e poi con le sue tre successive versioni, Bis, Ter e Quater, lo Stato sta infatti stanziando milioni di euro sotto forma di bonus una tantum da corrispondere ai lavoratori o ai pensionati.

L’ultima novità riguarda un bonus da 350 euro lordi, destinato ai lavoratori che operano in due settori ben specifici. Il settore terziario e quello delle grandi distribuzioni. Per loro si parla anche di un aumento in busta paga di circa 30 euro mensili, che dovrebbe diventare effettivo a partire dal prossimo aprile 2023.

Bonus 350 euro ai lavoratori del terziario e della grande distribuzione

Nel frattempo, però, il bonus da 350 euro lordi potrebbe essere considerato un aiuto gradito da circa 3 milioni di Italiani. Tale bonus sarà versato una tantum, ma in 2 tranche distinte. La prima, da 200 euro, arriverà a gennaio 2023. La seconda, cioè i restanti 150 euro, arriverà invece con lo stipendio di marzo 2023.

A proposito dei lavoratori del settore terziario e della grande distribuzione bisogna inoltre dire che il loro contratto di lavoro non ha subito variazioni e aggiornamenti dal 2019. Per questa ragione c’è chi dice che il bonus da 350 euro lordi deciso dal governo possa essere una sorta di contentino conferito in assenza di un vero e proprio rinnovo dei contratti.

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Dopo aver siglato un accordo con i sindacati il 12 dicembre, questi ultimi hanno pubblicato una nota in cui si legge che la manovra è “intendersi come un passaggio in attesa di definire la parte normativa e salariale dei Ccnl di settore. Uno step propedeutico al loro rinnovo che contribuisce ad attenuare la caduta del potere di acquisto di oltre 3 milioni di lavoratori e lavoratrici del comparto“. Le trattative, in questo senso, riprenderanno a partire da gennaio 2023.

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