Banche in crisi di nervi, migliaia di truffe andate a segno: il rimedio

L’ennesimo, duro attacco, tramite phishing ai servizi di home banking spinge le banche italiane a cercare soluzioni drastiche e definitive. Ecco quali sono

Phishing Banche BonificoBancario.it 20221218
Phishing Banche (Foto Creative Commons)

L’anno che si sta per chiudere passerà alla storia, come l’anno che ha segnato il cambio di passo in termini di truffe online. Passerà alla storia per due ordini di motivi. In primo luogo perché il 2022 è l’anno in cui si è toccata la cifra, record, di otto milioni di tentativi di truffa, oltre 200.000 dei quali andati a segno.

In secondo luogo, perché è l’anno in cui le aziende ed i consumatori hanno preso coscienza totale e definitiva del rischio che viene corso. Aziende e consumatori che hanno quindi messo in campo rimedi mai utilizzati fino a questo momento. Il fenomeno dell’hackeraggio, ovviamente, non è un fenomeno recente né tanto meno sottovalutato, è dall’avvento di internet e dei servizi online che se ne ha notizia, ma mai come oggi.

Le banche italiane corrono al riparo dai rischi di phishing

Va però sottolineato, con grande nettezza, che è dall’avvento della pandemia c’è stata una vera e propria escalation sulla questione. Una escalation generata tanto dalla necessità, al fine di evitare assembramenti , di diffondere al massimo i servizi online quanto dalla scarsa alfabetizzazione informatica dei cittadini. Soprattutto gli Over 60.

LEGGI ANCHE -> Troppe tasse e gli arretrati in busta paga sono di meno

Quasi una manna dal cielo per i malintenzionati che non a caso, secondo i dati citati in precedenza si sono mossi in maniera massiva. La punta record di otto milioni di tentativi è un campanello di allarme potente.

Cosi come potente e la risposta delle banche e degli istituti di crediti che hanno deciso di seguire due strade distinte ma sicuramente efficaci per abbattere i tentativi di phishing ai propri clienti.

LEGGI ANCHE -> Addio alle cartelle esattoriali a partire dal 2023: sì, ma quali?

La prima strada è, ovviamente, tutta tecnologica e punta a ridurre a dati prossimi allo zero le comunicazioni con i propri clienti che non avvengano tramite app e canali protetti.

La seconda strada è quella di investire in maniera massiccia sulla formazione verso i propri clienti rendendoli edotti e consapevoli su come evitare il phishing e come evitare di vedere carpiti i propri dati sensibili.

Impostazioni privacy