Cartelle esattoriali: la frenata del governo Meloni

Tutti parlano di aumentare la soglia per i pagamenti Pos e dello stralcio delle cartelle esattoriali, ma in commissione di bilancio si deve fare un passo indietro.

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(Canva)

Tra le tante manovre proposte dal governo Meloni, una delle più discusse è sicuramente l’aumento della soglia per i pagamenti con Pos. In particolare il governo sarebbe interessato a portare da 30 a 60 euro la soglia minima entro la quale un esercente può rifiutarsi di accettare un pagamento con carta senza incorrere in sanzioni di alcun tipo. Tale manovra, però, ha subito uno stop in commissione di bilancio alla Camera.

Il motivo è che al riguardo sono intervenute Unione Europea e Commissione Europea, definendola una manovra non in linea con le raccomandazioni contro l’evasione fiscale specifiche per l’Italia. Tra le altre questioni attualmente al vaglio ancora una volta quella del Reddito di Cittadinanza. Già stabilito il limite di 8 mesi consecutivi per ricevere l’assegno di sostegno economico, il governo vorrebbe ora ridurli a 7. Andando a risparmiare circa 200 milioni euro.

Manovre di bilancio: fisco, tasse e cartelle esattoriali al vaglio

Ma non solo, per favorire la ripresa del mercato immobiliare è stata decisa una detrazione del 50% delle imposte sull’acquisto di case ad alta funzionalità energetica (classi A o B) effettuato entro il 31 dicembre 2023. Altro punto all’ordine del giorno è la gestione degli extra profitti derivanti dalle attività di produzione e vendita di energia elettrica, gas e prodotti petroliferi. Il governo vuole ridurre la platea per il prelievo degli extra profitti solo a coloro che ricevono almeno il 75% di quei ricavi.

Retromarcia anche sulla questione dello stralcio delle cartelle esattoriali, destinata a uno slittamento di almeno un paio di mesi. L’intenzione del governo era infatti quella di annullare tutte le cartelle fino a 1.000 euro, ma ora potrebbero essere escluse le multe. Ciò consentirebbe ai Comuni di non applicare la norma.

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Inoltre anche la proroga al 31 dicembre 2022 della Cilas per il superbonus al 110% e la norma salva-sport sono parte integrante delle discussioni ancora in corso in sede di commissione di bilancio alla Camera. A tal proposito le perplessità giungono sia dall’opposizione che dalla maggioranza stessa. Bisogna finire in tempo la manovra di bilancio, “dovessimo lavorare a Natale e alla vigilia“, ha commentato in ministro.

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